Psichiatria in Italia: emergenza violenza e risorse in crisi.

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La situazione della psichiatria in Italia è sempre più critica e urgente. A un anno dalla tragica morte di Barbara Capovani, uccisa da un paziente, emerge la necessità di affrontare con determinazione il problema della violenza contro i medici e gli operatori sanitari. Secondo i dati dell’Inail, i casi di violenza in ambito sanitario sono in costante aumento, con un incremento del 14% nel triennio 2020-2022. In particolare, il settore psichiatrico risulta essere uno dei più colpiti, con il 34% dei casi di aggressione che si verificano proprio in questo contesto.La presidente eletta della Società italiana di psichiatria (Sip), Liliana Dell’Osso, insieme ai colleghi di tutta Italia, si prepara a una giornata speciale per ricordare Capovani e per dire basta alla violenza. Tuttavia, nonostante gli appelli e le manifestazioni, sembra mancare una reale azione concreta per affrontare il problema alla radice. La Circolare Lamorgese sul divieto di intervento delle forze dell’ordine nei pronto soccorso e nei reparti rappresenta solo uno dei tanti ostacoli che complicano la gestione dei pazienti violenti in ambito psichiatrico.Oltre alle questioni legate alla sicurezza e alla violenza, si evidenziano anche gravi problemi legati alla gestione delle risorse nel settore della salute mentale. Nonostante l’aumento delle diagnosi precise e precoci delle patologie psichiche e le rivoluzioni nelle cure, le risorse sono rimaste immutate o addirittura diminuite. Ciò comporta la chiusura di servizi territoriali e ospedalieri per la salute mentale e la contrazione dei posti letto nei reparti già sovraffollati.Recentemente, 505 operatori della salute mentale hanno inviato una lettera-appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella denunciando lo stato “disastroso” dei servizi psichiatrici in Italia a causa della carenza di personale medico e dei fondi insufficienti. Questa situazione mette a rischio l’assistenza alle fasce più deboli della popolazione, portando il sistema sanitario verso un punto critico senza ritorno.In questo contesto emergono dubbi sulla coerenza con gli ideali progressisti portati avanti da Franco Basaglia, che ha rivoluzionato l’approccio alla malattia mentale in Italia mezzo secolo fa. Gli operatori chiedono risposte concrete alle istanze sollevate riguardanti la crisi nella psichiatria italiana. È urgente agire per garantire un futuro dignitoso ai pazienti affetti da disturbi mentali e per sostenere chi opera quotidianamente nell’ambito della salute mentale senza ricevere il supporto necessario dalle istituzioni competenti.

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