Durante l’Autunno del 1943 e l’estate del 1944, una vicenda di coraggio e solidarietà si svolse ad Ascoli Piceno, quando tre famiglie locali decisero di nascondere un giovane soldato inglese fuggito dal campo di prigionia di Sforzacosta. Dennis Hutton Fox, membro delle Coldstream Guards britanniche catturato in Libia dalle truppe italo-tedesche, trovò rifugio sul monte di Rosara grazie alla generosità e al coraggio dei Antonucci, dei Rossi e dei Bianchi.Oggi, a distanza di oltre 80 anni da quegli eventi, le discendenti di Dennis sono tornate ad Ascoli per incontrare le famiglie che avevano protetto il loro congiunto durante quei difficili mesi. Attraverso i racconti tramandati di generazione in generazione, è emersa una storia commovente di amicizia e altruismo che ha resistito alla prova del tempo.Il legame speciale tra Dennis e Mattia Antonucci è emerso come uno dei punti focali di questa vicenda straordinaria. Mattia, con grande rischio personale, decise di nascondere il soldato inglese nei boschi e in una grotta per proteggerlo dalle autorità nemiche. Oggi i nipoti e i pronipoti di Mattia si sono uniti ai discendenti di Dennis per rendere omaggio a quella straordinaria dimostrazione di umanità.La visita ai luoghi che hanno visto la solidarietà fiorire in tempi bui – il monastero di San Giorgio e il monte di Rosara – ha portato alla luce nuove emozioni e ricordi preziosi. Questo incontro tra passato e presente ha rafforzato i legami tra le due famiglie e ha reso tangibile l’eredità di coraggio lasciata da quegli eroici ascolani.In un mondo spesso dominato dalla divisione e dalla discordia, la storia di Dennis Hutton Fox e delle tre famiglie ascolane ci ricorda il potere dell’umanità nel superare le barriere culturali e nazionali. È un monito costante che ci invita a coltivare la solidarietà e la compassione verso il prossimo, indipendentemente dalle differenze che possano separarci.
“Un legame di coraggio e solidarietà: la storia di Dennis Hutton Fox e le famiglie ascolane”
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