In un serrato confronto tra le forze nazionaliste, il Paese Basco ha assistito alla vittoria del Partito nazionalista basco (Pnv) nelle elezioni di domenica scorsa, sebbene in una situazione di parità di seggi con EH Bildu, partito di sinistra indipendentista erede di Batasuna. Quest’ultimo, guidato da Arnaldo Otegi, ha quasi raggiunto il sorpasso sul Pnv, che detiene la leadership nella regione da 40 anni e che ora conserva la possibilità di rinnovare l’accordo di coalizione con i socialisti del Pse. EH Bildu, con il suo candidato governatore Pello Otxandiano, ha conquistato 27 seggi su 75 nella Camera basca, incrementando di 6 unità il risultato ottenuto nelle elezioni del 2020 durante la pandemia. Lo stesso numero è stato ottenuto dal Pnv, il cui candidato governatore Imanol Pradales ha sostituito Inigo Urkullu ed ha perso 4 scranni rispetto alla legislatura precedente. Un segnale importante per il partito conservatore nazionalista. Nella Camera basca dove le due forze nazionaliste rappresentano complessivamente 54 dei 75 deputati, saranno i socialisti del Pse a detenere la chiave della governabilità come terza forza politica con 12 seggi (+2). Il candidato Eneko Andueza si è espresso favorevole al rinnovo della coalizione con il Pnv già attiva dal 2016. Anche il premier socialista spagnolo Pedro Sanchez ha escluso una possibile coalizione con il partito di Otegi nonostante entrambe le forze basche siano cruciali insieme ai partiti catalanisti per l’appoggio esterno al governo progressista Psoe-Sumar a Madrid.
“Vittoria del Pnv alle elezioni basche: sfida tra nazionalisti e sinistra indipendentista”
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