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Pirellino: Inchiesta Sull’Influenza Dietro L’Approvazione

Il progetto Pirellino, o Torre Botanica, ha rappresentato un nodo cruciale in un’inchiesta complessa che ha coinvolto esponenti politici e figure di spicco del panorama architettonico e immobiliare milanese.
Le conversazioni intercettate, ora al centro dell’attenzione giudiziaria, rivelano un intreccio di influenze e pressioni che hanno condotto a un parere favorevole, in un percorso tutt’altro che lineare.

Inizialmente, il progetto aveva suscitato perplessità, tanto da essere definito “imbarazzante”.
Tuttavia, grazie a una revisione, l’assessore alla Rigenerazione Urbana, Giancarlo Tancredi, manifestò una ritrovata fiducia nella proposta, esprimendo l’auspicio di un voto positivo.

La sua conversazione con Giuseppe Marinoni, allora presidente della Commissione Paesaggio, evidenzia un tentativo di orientare la decisione, suggerendo di limitare l’ambito di valutazione per evitare ulteriori contestazioni.
Il percorso decisionale non fu immediato.

Dopo un primo parere condizionato del 22 giugno 2023, che testimoniava una certa cautela, il 5 ottobre successivo si è giunti a un via libera incondizionato.
Questa evoluzione suggerisce un’attività di mediazione e negoziazione tra le parti interessate, con il coinvolgimento, secondo l’accusa, di figure di rilievo come l’archistar Stefano Boeri e il sindaco Giuseppe Sala.

Le indagini hanno portato alla luce incontri preliminari tra Boeri e Marinoni, suggerendo una discussione approfondita sulla nuova proposta progettuale, inviata dall’architetto il 2 ottobre.
Queste riunioni, insieme a un incontro tra Marinoni e Manfredi Catella, fondatore del gruppo Coima, evidenziano un’attività di lobbying volta a influenzare positivamente la decisione della Commissione Paesaggio.
L’approvazione finale, il 5 ottobre, fu percepita come un successo da Catella, il quale, in un messaggio di ringraziamento a Marinoni, espresse l’intenzione di collaborare per migliorare ulteriormente l’estetica urbana, sottolineando l’importanza di una comunicazione preventiva.
L’inchiesta solleva interrogativi significativi sull’impatto delle influenze esterne nei processi decisionali amministrativi e sulla trasparenza delle relazioni tra istituzioni pubbliche, architetti, imprenditori e sviluppatori immobiliari.

Il caso del Pirellino si configura, dunque, come un esempio emblematico di come progetti urbanistici di rilevanza possano diventare terreno di contesa e oggetto di indagine per presunti abusi di potere e condotte irregolari.

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