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Venture Capital 2025: Crescita a due velocità nel mercato italiano

Il panorama italiano del Venture Capital nel primo semestre 2025 rivela una dinamica complessa, caratterizzata da una crescita complessiva rispetto all’anno precedente, ma con segnali di rallentamento in alcune aree cruciali.

Il rapporto Venture Capital Monitor, elaborato dall’Osservatorio VeM presso l’Università Cattaneo Liuc con il contributo di Intesa Sanpaolo Innovation Center, KPMG, CDP Venture Capital Sgr, Iban e promosso da AIFI, dipinge un quadro di resilienza e adattamento del mercato.

Si osservano 153 operazioni di Venture Capital nel primo semestre 2025, un incremento del 18,6% rispetto alle 129 del 2024.

Questa crescita è sostenuta principalmente da un aumento di nuovi investimenti, saliti a 107, contro i 97 registrati nel periodo comparato dell’anno precedente.

Tuttavia, l’ammontare complessivo investito, pari a 443 milioni di euro, mostra una lieve diminuzione rispetto ai 488 milioni del 2024, distribuito su un numero di round leggermente inferiore (142).
Un elemento di particolare rilevanza è la contrazione degli investimenti diretti verso realtà estere fondate da imprenditori italiani.
Tale flusso di capitali, un tempo significativo (270 milioni di euro), si è drasticamente ridotto a soli 80 milioni, con una conseguente diminuzione del numero di operazioni (da 12 a 11 round).
Questo andamento suggerisce un possibile rafforzamento della focalizzazione interna degli investitori, o una riallocazione di risorse verso opportunità considerate più immediate e a basso rischio.

Sommando le due componenti, l’investimento totale si attesta a 523 milioni di euro, ben al di sotto dei 758 milioni registrati nel primo semestre del 2023, segnando una battuta d’arresto significativa.

Geograficamente, la Lombardia continua a dominare il panorama, attrattiva per il 48% degli investimenti di Venture Capital, consolidando il suo ruolo di hub tecnologico e imprenditoriale.
Lazio ed Emilia-Romagna seguono a distanza, con una quota rispettivamente dell’8%.

L’analisi settoriale rivela una chiara preferenza per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), che assorbono il 39% degli investimenti.
Il settore Healthcare, con una quota del 14%, rappresenta una seconda area di interesse strategico, riflettendo l’attenzione verso soluzioni innovative nel campo della sanità e del benessere.

L’evoluzione del Venture Capital in Italia, dunque, si presenta come un ecosistema in transizione, con una crescita nominale mascherata da cambiamenti strutturali e una crescente selettività degli investitori, focalizzati su settori strategici e territori ad alta specializzazione.
Il rallentamento degli investimenti all’estero, in particolare, merita un’attenta analisi per comprenderne le cause e le implicazioni per la competitività del sistema imprenditoriale italiano.

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