Nelle ultime settimane, si è assistito a una serie di arresti nei campus universitari degli Stati Uniti mentre le proteste a sostegno della Palestina hanno infiammato le istituzioni accademiche più prestigiose del Paese. Da Columbia a Harvard e Yale, passando per Berkeley, Princeton, MIT, Stanford e l’Università del Michigan, gli studenti si sono mobilitati in massa per esprimere solidarietà al popolo palestinese e condannare la situazione critica nella Striscia di Gaza. Le piazze delle università sono diventate teatri di manifestazioni pacifiche ma decise, con la polizia costretta a intervenire più volte per disperdere i manifestanti e arrestare coloro che occupavano spazi pubblici in segno di protesta. L’onda di indignazione ha coinvolto non solo gli studenti ma anche il corpo docente e numerosi intellettuali che hanno preso posizione in difesa dei diritti umani e della giustizia sociale nel conflitto israelo-palestinese. Le voci dei giovani attivisti si sono levate con forza per chiedere un’immediata cessazione delle ostilità e un impegno concreto da parte della comunità internazionale per garantire una soluzione pacifica al conflitto che perdura da decenni. In un momento storico segnato da tensioni geopolitiche e divisioni profonde, le università americane si confermano come luoghi di confronto civile e dibattito aperto su tematiche cruciali per il futuro dell’umanità.
Solidarietà studentesca: proteste negli USA per la Palestina
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