Il Como Football Club ha dato il via alla sua preparazione estiva con un esordio significativo: una vittoria per 3-2 contro il Lille, avversario di spessore, al Sinigaglia.
L’amichevole, al di là del risultato, ha offerto un primo assaggio della filosofia di gioco che Cesc Fabregas sta improntando alla squadra lariana, una filosofia che ambisce a ridefinire i canoni del calcio moderno.
La scelta di affrontare una formazione francese, pur nella sua versione non al completo, testimonia la volontà di misurare le ambizioni del Como contro un avversario di livello internazionale, un banco di prova ideale per valutare l’efficacia delle nuove strategie.
Fabregas ha optato per due tempi da quaranta minuti ciascuno, un approccio tattico volto a sperimentare e affinare i movimenti che intende implementare, con particolare attenzione agli inserimenti offensivi dei difensori, un elemento distintivo del suo gioco.
Il debutto di Jayden Addai, giovane esterno d’attacco proveniente dall’AZ Alkmaar, segna un’ulteriore nota di innovazione.
La sua entrata in campo, al quindicesimo minuto, sostitutiva dell’infortunato Fadera, rappresenta un’opportunità per il talento olandese di integrarsi rapidamente nel tessuto della squadra e per Fabregas di osservarne le caratteristiche.
Nel corso del primo tempo, il Como ha mostrato una notevole propensione all’iniziativa, orchestrando azioni di grande impatto, culminate nel gol di Strefezza al trentunesimo minuto.
La reazione del Lille, seppur sporadica, ha richiesto un intervento provvidenziale di Butez, evidenziando la necessità di una costante attenzione difensiva.
La ripresa ha visto una profonda rivoluzione tattica, con otto cambi effettuati da Fabregas, un chiaro segnale della volontà di valutare una vasta gamma di giocatori e di sperimentare diverse configurazioni di squadra.
Il raddoppio, siglato da Azon, è stato il frutto di una ripartenza fulminea orchestrata da Addai e conclusa con un preciso assist di Gabrielloni, un momento di gioia particolarmente significativo per l’attaccante spagnolo, ancora a secco di presenze in Serie A.
Nonostante le continue sostituzioni e le frequenti modifiche di formazione, il Como ha dimostrato una buona resilienza, reagendo con determinazione alle avanzate del Lille.
I gol di Fernandez-Pardo e Lachaab hanno infiammato la partita, testimoniando la capacità di rimonta dei francesi, ma non sono riusciti a scalfire la tenuta mentale dei lariani.
La vittoria finale, suggellata dal secondo gol di Azon, abile a sfruttare al meglio il lancio lungo per Engelhardt, conferma la crescita del Como e la validità del progetto di Fabregas.
La squadra mostra di possedere il “DNA” necessario per aspirare a traguardi ambiziosi, un mix di talento, tecnica e spirito di iniziativa che la rende un avversario temibile.
L’estate si preannuncia ricca di lavoro e di sperimentazione, ma il primo passo è stato compiuto con successo, lasciando presagire un futuro promettente per il Como Football Club.