La vicenda della Sfattoria degli Ultimi, al centro di un’attenzione mediatica e istituzionale senza precedenti, ha visto l’assegnazione della responsabilità della custodia degli animali a un team di custodi operativi, designati dal Dipartimento Tutela Ambientale della direzione Agricoltura e Benessere Animale.
Questa nomina, cruciale per il futuro degli esemplari sequestrati, affianca l’impegno costante dell’Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), che continua a fornire supporto tecnico e logistico.
Il compito affidato a Emanuele Zacchini, Marco Tarascio e Arianna Fioravanti, insieme ai volontari di Leal – Lega Antivivisezionista e di altre associazioni, si configura come un’operazione complessa, che va ben oltre la semplice cura degli animali.
Si tratta di una vera e propria riorganizzazione e riqualificazione dell’intera struttura, con l’obiettivo di garantire un ambiente di vita dignitoso e stimolante per le diverse specie presenti.
In linea con le indicazioni precise del Dipartimento di Prevenzione e dell’Uoc Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche della ASL Roma 1, il team dei custodi si è immediatamente attivato per implementare interventi mirati.
Lavori di ristrutturazione, eseguiti anche con il prezioso contributo del volontariato, hanno permesso di ampliare gli spazi a disposizione degli animali, migliorando significativamente le condizioni ambientali.
L’attenzione alla salute degli esemplari è costante, con un piano di assistenza sanitaria quotidiana assicurato dai volontari.
La rapidità e l’efficacia delle azioni intraprese dal nucleo iniziale di custodi hanno permesso di ottenere il riconoscimento delle autorità comunali, che hanno proceduto alla nomina di ulteriori custodi materiali.
Questa fase di transizione sottolinea l’importanza di una governance condivisa e di un coinvolgimento attivo di diversi attori istituzionali.
“È un onore contribuire attivamente al benessere degli animali della Sfattoria e siamo grati per la fiducia accordata dalle istituzioni,” dichiara Arianna Fioravanti, responsabile Rapporti con le Istituzioni dell’Oipa Italia.
La nomina dei custodi operativi rappresenta un passaggio fondamentale, ma la necessità di un referente regionale specifico per la gestione dei cinghiali rimane prioritaria.
Nel frattempo, il team guidato da Zacchini e Tarascio ha già provveduto alla creazione di nuovi habitat dedicati a cinghiali e maiali, mentre l’Oipa continua a garantire l’approvvigionamento di cibo, a testimonianza dell’impegno a 360 gradi per il futuro della Sfattoria degli Ultimi.
La vicenda, infatti, solleva questioni più ampie riguardanti la gestione della fauna selvatica, la responsabilità istituzionale e il ruolo delle associazioni nella tutela del benessere animale.