Con profonda gratitudine verso il Presidente Gabriele Gravina e riconoscendo il prestigio dell’offerta, ho ponderato attentamente la proposta di guidare la Nazionale Italiana.
Dopo una riflessione intima e meticolosa, ho ritenuto doveroso declinare, confermando il mio impegno totale e irrinunciabile nei confronti dell’AS Roma, nell’ambito del nuovo ruolo che mi è stato affidato.
Questa scelta, pur colma di rispetto per la FIGC e per il progetto futuro della Nazionale, nasce da una profonda convinzione: la mia responsabilità attuale verso la Roma impone una dedizione che non mi permetterebbe di onorare adeguatamente l’incarico federale.
Il calcio moderno, sempre più esigente e globalizzato, richiede una concentrazione assoluta, una presenza costante e una capacità di gestione che, nel mio caso, sarebbero compromesse da un dualismo di ruoli.
Desidero esprimere la mia sincera ammirazione per la visione del Presidente Gravina e per la fiducia che ha dimostrato nei miei confronti.
Il suo invito rappresenta un attestato di stima che custodirò con orgoglio.
Allo stesso modo, ringrazio i proprietari della Roma, i Friedkin, per il loro sostegno incondizionato e per l’assoluta libertà che mi hanno concesso nel prendere questa decisione, sottolineando che si tratta di una scelta esclusivamente personale, frutto di un’analisi ponderata delle mie priorità e delle mie attuali responsabilità.
È fondamentale considerare che la leadership calcistica, soprattutto ai massimi livelli, non si limita alla mera gestione tattica e tecnica.
Richiede una profonda conoscenza del contesto, una capacità di motivare e ispirare un intero gruppo, e una visione strategica che abbraccia ogni aspetto del club, dalla formazione delle giovanili alla gestione dei rapporti con i tifosi e con i media.
Un impegno duplice, in questo scenario, rischierebbe di diluire l’efficacia e di compromettere i risultati.
La mia decisione, quindi, è guidata da un senso di lealtà verso la Roma, un club che mi ha accolto e che rappresenta una parte significativa del mio percorso professionale.
Credo fermamente nel progetto in atto e desidero contribuire al suo sviluppo con la massima dedizione, mettendo a disposizione la mia esperienza e le mie competenze per raggiungere obiettivi ambiziosi.
Infine, desidero ribadire la mia profonda passione per il calcio italiano e il mio costante desiderio di vederlo prosperare.
Auguro alla Nazionale Italiana il meglio per il futuro e sono certo che, sotto la guida di un nuovo allenatore, raggiungerà traguardi importanti.
Il mio augurio è che questa decisione, pur difficile, possa contribuire a garantire il bene del calcio italiano, permettendo alla Nazionale di proseguire il proprio cammino con rinnovato entusiasmo e con la giusta concentrazione.