mercoledì 20 Agosto 2025
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Torino

Botticelli a Mucha: un viaggio nella bellezza e nella seduzione.

Un affascinante dialogo tra epoche e visioni artistiche si dispiega nelle Sale Chiablese fino a domenica 28 settembre con la mostra “Da Botticelli a Mucha.
Bellezza, natura, seduzione”.

Un’iniziativa promossa dai Musei Reali di Torino e Arthemisia, che trascende la semplice esposizione per configurarsi come un vero e proprio percorso immersivo nell’evoluzione del concetto di bellezza attraverso i secoli.
L’esposizione, curata con acume da Annamaria Bava, offre una ricca tessitura di oltre cento opere d’arte, un crogiolo di dipinti, disegni, sculture di epoche diverse e manufatti preziosi provenienti da istituzioni museali prestigiose a livello nazionale e internazionale, incluse le Gallerie degli Uffizi e i Musei Reali di Torino.
Il percorso, sapientemente strutturato, non si limita a presentare capolavori, ma stimola una riflessione profonda sulla rappresentazione della femminilità e le sue molteplici sfaccettature, dall’antichità al primo Novecento.
Si parte dalle fondamenta dell’estetica romana, per giungere all’apice dell’armonia classica incarnata da Botticelli e Lorenzo di Credi, i cui lavori dialogano in un confronto diretto che ne rivela le affinità e le peculiarità.

La mostra si articola in nove sezioni tematiche, ognuna un microcosmo di significati, che esplorano l’influenza della natura, la forza del mito e l’emergere di nuove forme espressive, culminando con l’eleganza sinuosa e decorativa dell’Art Nouveau di Alphonse Mucha.

Tra le opere di inestimabile valore, risalta la celeberrima Venere di Botticelli, proveniente dalla Galleria Sabauda, un archetipo di bellezza ideale, affiancata dalla raffinata “Giovane donna con l’unicorno” di Luca Longhi, concessa in prestito da Castel Sant’Angelo, un’opera che evoca un’atmosfera di mistero e sogno.
Ma la mostra non si limita ai grandi maestri: offre anche uno sguardo privilegiato su figure storiche di spicco, come la Contessa di Castiglione, emblema di una nobiltà enigmatica e, si dice, un’abile spia, e sulle figure femminili di Casa Savoia, protagoniste silenziose di un’epoca cruciale per la storia italiana.
Un elemento di assoluta novità è la presentazione, in anteprima, dei risultati delle avanzatissime indagini diagnostiche condotte sull’iconica Venere di Botticelli attraverso l’infrastruttura E-Rihis (European Research Infrastructure for Heritage Science).
Questi studi, fino ad ora inediti, svelano dettagli impensabili: pentimenti del pittore, tracce di riflessioni artistiche e segreti nascosti sotto strati di colore, offrendo una prospettiva inedita sul processo creativo di un genio.

Il 25 settembre, un incontro di ricerca e restituzione, dalle 14:30 alle 18:30, offrirà un’opportunità unica per approfondire la tecnica esecutiva del dipinto e per discutere i risultati degli studi, in parte documentati nel catalogo dell’esposizione.
Un’occasione irrinunciabile per addentarsi nel cuore di un’opera che continua a incantare e a ispirare, a distanza di secoli.

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