Il Centro donne contro la violenza di Aosta ha recentemente ricevuto segnalazioni preoccupanti riguardo a situazioni in cui le donne, recatesi presso strutture sanitarie pubbliche della regione per accedere all’interruzione volontaria di gravidanza, si sono trovate vittime di indebite interferenze e pressioni da parte di volontari. Queste pressioni consistevano nell’imporre l’ascolto del battito fetale o nella promessa di sostegno economico o beni di consumo, con l’obiettivo preciso di dissuaderle dalla scelta dell’aborto, una decisione estremamente personale e spesso difficile.È fondamentale garantire alle donne il diritto di accedere in modo libero e consapevole ai servizi sanitari necessari per gestire la propria salute riproduttiva. Le pressioni indebite e le interferenze non solo violano i diritti delle donne, ma le mettono anche in una posizione vulnerabile e privano loro dell’autonomia decisionale che dovrebbe essere sacrosanta in questioni così intime.Il Centro donne contro la violenza di Aosta si impegna a sensibilizzare sull’importanza del rispetto della scelta individuale delle donne in materia di aborto e a fornire supporto alle donne che si trovano in situazioni simili. È cruciale creare un ambiente sicuro e non giudicante dove le donne possano esprimere liberamente i propri bisogni e prendere decisioni informate sulla propria salute riproduttiva.La dignità e l’autodeterminazione delle donne devono essere al centro di ogni politica sanitaria relativa alla salute riproduttiva. Combattere le interferenze indesiderate e garantire un accesso equo ed empatico ai servizi è un passo essenziale verso una società più inclusiva, rispettosa dei diritti umani e consapevole della complessità delle scelte personali legate alla maternità.
“Centro donne di Aosta: difendere la libertà di scelta e l’autonomia decisionale nelle questioni riproduttive”
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