Le scelte strategiche di Elon Musk sulla sostenibilità ambientale si sono rivelate un fallimento in Europa, dove le auto elettriche della stessa Tesla hanno subito una grave flessione commerciale nei primi tre mesi dell’anno, lasciando il fondatore della multinazionale statunitense nel mirino di una nuova ondata di critiche. Secondo i dati rilasciati dall’Acea (Associazione per l’Energia elettrica), le vendite in Europa dei modelli prodotti da Tesla sono diminuite del 45%, attestandosi a poco più di 36.000 unità, per un totale di circa 3,5 milioni nel corso dell’intero anno se si considera la stessa media degli ultimi tre anni, un dato nettamente inferiore rispetto ai risultati della grande concorrenza europea e che si pone in netta antitesi con i dati riferiti alle vendite di veicoli elettrici. In particolare, se nel primo trimestre del 2025 sono state registrate solo poco più di 36.000 unità, in marzo la tendenza negativa ha subito un nuovo picco con una riduzione del 36% rispetto al mese di febbraio, portando a un calo complessivo dei 45% le vendite della Tesla rispetto agli stessi primi tre mesi dell’anno scorso e peggiorandolo ulteriormente nel confronto con i dati emersi nei precedenti anni. Le auto di proprietà di Elon Musk, secondo i dati forniti dal consorzio energetico europeo, hanno subito la più grave flessione commerciale in Europa tra tutte le grandi multinazionali del settore e anche rispetto alla media generale della categoria. Questa netta diminuzione delle vendite è particolarmente grave se si tiene conto che questo tipo di mercato è destinato a crescere, sia per l’aumentare della popolazione mondiale e le conseguenti necessità legate alla mobilità, sia in relazione al trend di fondo di riduzione dell’incidenza del gas di petrolio, della benzina e dei carburanti pesanti.
Elon Musk sotto pressione: la flessione commerciale delle auto elettriche Tesla in Europa supera il 45%
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