23 aprile 2025 – 11:31
La vita di una bimba di 14 mesi è stata quasi interamente bloccata da un corpo estraneo che si era incastrato nella sua glottide, il passaggio tra la gola e la trachea. Una situazione critica che ha richiesto un’intervento rapido ed efficace per salvarla. Grazie alla rapidità di reazione e all’esperienza dei medici del Policlinico di Bari, diretto dal professor Nicola Quaranta, la piccola paziente è stata salvata in tempo.Il viaggio della bimba in ospedale fu avvincente e pieno di pericoli. Arrivò al pronto soccorso completamente afona, senza alcun suono che uscisse dalle sue labbra. Le prime radiografie non mostrarono nulla di strano, ma i medici non demorarono nel fare ulteriori accertamenti.Fu allora che la bimba fu sottoposta a una videofibrolaringoscopia, un esame complesso e delicato che avrebbe permesso ai medici di guardare dentro le sue vie respiratorie. E fu proprio in quel momento che emerse la presenza del corpo estraneo. Era incastonato tra le corde vocali, bloccando il passaggio dell’aria nella trachea.La situazione era seria, ma i medici non avevano intenzione di arrendersi. In sedazione e con l’aiuto di un videolaringoscopio, rimossero gradualmente il corpo estraneo senza necessità di ricorrere alla tracheotomia. Un’operazione lunga e difficile, ma resa possibile proprio dalla loro esperienza.Una volta completato l’intervento chirurgico, la bimba fu trasferita in rianimazione per essere assistita con i respiri artificiali. Fu un momento di grande tensione, ma i medici della equipe di Otorinolaringoiatria furono all’altezza delle loro responsabilità. Dopo poche ore, la piccola paziente fu già dimessa e tornò a casa in buone condizioni.Questo episodio ricorda l’importanza di avere un pronto soccorso efficiente e di una equipe medica preparata per affrontare le situazioni più complesse. La vita delle persone è fragile e può cambiare da un istante all’altro, quindi è essenziale che i servizi sanitari siano pronti a intervenire in ogni momento.La storia della bimba di 14 mesi non è solo una testimonianza della capacità dei medici nel salvarla la vita, ma anche una lezione per tutti noi. Ci ricorda che la salute è un dono prezioso e fragile che deve essere sempre protetto e curato con diligenza.