22 aprile 2025 – 15:59
La congiunzione delle due opere, Suor Angelica e Il prigioniero, rappresenta un’esplorazione dell’essenza del ventesimo secolo: l’impatto della prima guerra mondiale e quello della seconda, con le loro ombre di orrore e trauma. I personaggi dei due drammi interiorizzano una vicenda simile, scoprendo la falsità delle aspettative e il modo in cui sono stati manipolati dai potenti.Il regista spagnolo Calixto Bieito ha sottolineato questa connessione durante l’anteprima del Trittico ricomposto all’Opera di Roma, un progetto curato dal direttore musicale Michele Mariotti. Questi affianca i titoli pucciniani con composizioni del Novecento: un omaggio al genio della musica italiana e alla sua capacità di ispirare le generazioni successive.La messa in scena è affidata a Calixto Bieito, il quale ha scelto il soprano Corinne Winters e il baritono Mattia Olivieri come protagonisti. Le scene sono state progettate da Anna Kirsch, i costumi disegnati da Ingo Krügler e le luci curate da Michael Bauer. La musica è affidata alla Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, diretta dal maestro Ciro Visco.Michele Mariotti ha sottolineato l’unione che lega queste due grandi opere: la prigionia claustrofobica e l’autodistruzione dei personaggi. Nel caso di Suor Angelica, osserva come Puccini dipingesse un mondo femminile in pastello, con una delicatezza commovente che evidenzia le diverse personalità della protagonista e delle sue compagne. Il Prigioniero, invece, è caratterizzato da un’atmosfera cupa di delirio e crudeltà.La questione cruciale sollevata dal maestro Mariotti riguarda la sopravvivenza dell’animo umano in situazioni estreme: se una madre possa superare il dolore della perdita del figlio, oppure se la speranza rimanga sempre un elemento fondamentale della condizione umana. Inoltre, si affronta la complessità di amicizie che possono diventare crudeli, lasciando dietro di sé il sapore dei sogni infranti.Il Trittico ricomposto è una celebrazione del centenario della morte di Puccini e dei cinquant’anni dalla scomparsa di Dallapiccola: due figure che hanno segnato profondamente la musica italiana e mondiale.