Il primo festival musicale diffuso del Parco Nazionale Gran Paradiso.
Alle emozioni senza fine del Parco Nazionale Gran Paradiso si aggiungono quelle, uniche e irripetibili, della musica dal vivo. Con l’estate 2025 prende vita la prima edizione di “Musica nel Gran Paradiso”, il primo festival musicale diffuso e inclusivo, interamente ospitato nel parco nazionale più antico d’Italia. Un evento che coniuga il potere evocativo della musica con la magnificenza dei paesaggi alpini, un’esperienza senza precedenti che invita a vivere l’arte immersi in una delle aree naturali più affascinanti d’Europa. Il Parco Nazionale Gran Paradiso è un patrimonio di bellezza e biodiversità: istituito nel 1922, si estende su oltre 71.000 ettari e attrae circa 1,9 milioni di visitatori all’anno. Con una rete di 850 km di sentieri e 9 centri visitatori, è un paradiso per gli amanti della natura, con escursioni, attività educative e percorsi culturali che lo rendono una delle mete più ambite d’Italia per chi cerca una connessione autentica con l’ambiente.

Il festival “Musica nel Gran Paradiso”, cofinanziato dall’Ente Parco, è diretto dal maestro Alessandro Valoti, cornista professionista con una ventennale esperienza nell’organizzazione di concerti e rassegne musicali. Valoti, attualmente consigliere del CdA della Fondazione Teatro Donizetti, dal 2006 al 2014 ha svolto un master di specializzazione alla Zürcher Hochschule der Künste, Oltre ad aver svolto diversi percorsi di specializzazione alla School Of Management di SDA Bocconi, nel 2024 ha concluso il master universitario di primo livello in “Marketing e Digital Innovation per l’arte e la cultura” al Sole24ore Business School. Attualmente è il cornista del quintetto di fiati “Orobie”. “Musica nel Gran Paradiso” sarà un festival diffuso che abbraccerà le valli del Piemonte e della Valle d’Aosta, toccando ben 14 Comuni e attraversando i sentieri e i laghi cristallini di questo straordinario angolo di natura. Un invito a vivere l’arte non solo come spettatori, ma come protagonisti di un viaggio sensoriale che attraversa paesaggi incontaminati, scenari naturalistici e storiche località montane. In Valle d’Aosta la musica arriverà ad Aosta, Aymavilles, Cogne, Villeneuve, Rovenaud-Valsavarenche, Rhêmes-Saint-Georges, Rhêmes-Notre-Dame e Introd. I concerti nel versante piemontese del parco si terranno invece tra Valle Orco e Valle Soana, più precisamentea Noasca, Valprato Soana, Locana, Ronco Canavese, Ceresole Reale e Ribordone.

Ogni appuntamento, a entrata libera e gratuita, avrà luogo in scenari naturali e architettonici di grande suggestione, quali chiese di montagna, piazze alpine, giardini botanici, santuari e laghi, trasformati per l’occasione in palcoscenici a cielo aperto.
I concerti, ispirati ai temi della natura, saranno preceduti da un intervento a carattere scientifico a cura del Parco, che permetterà ai partecipanti di entrare in connessione con la tematica a cui ogni concerto è dedicato.
LA RASSEGNA
Tra giugno e settembre, chiese romaniche, piazze di montagna, laghi e santuari secolari si trasformeranno in palcoscenici per ospitare concerti che spaziano dalla musica barocca al jazz contemporaneo, dalla lirica ottocentesca alle composizioni delle più brillanti autrici viventi.
Il cammino musicale comincia sabato 21 giugno (ore 17:00) ad Aosta, presso il Chiostro della Chiesa dei Santi Pietro e Orso con il Quintetto di Fiati “Orobie”. Il concerto, dal titolo “Eroi e tragedie: musica e Risorgimento Italiano”, sarà un momento di riscoperta e valorizzazione della musica del risorgimento italiano.
Sabato 28 giugno (ore 16:00) ad Aymavilles, nell’ambito di “Une journée à Aymavilles: tra storia e natura alla scoperta delle nostre perle”. nella chiesa di Saint-Léger, con “The Other Half of Music”, si terrà un concerto dedicato alla creatività femminile. L’Ensemble Chaminade esegue brani di compositrici contemporanee, tra cui Colette Mourey e Adriana Figueroa Mañas, fondendo stili e visioni in un’originale sinfonia globale.
Il giorno successivo, domenica 29 giugno (ore 14:00), a Cogne, nel Giardino Botanico Alpino Paradisia, per celebrare i 70 anni dalla fondazione, andrà in scena “Tra Barocco e Modernità”: il Quartetto “Franco Rossi”, composto dai violoncellisti del Teatro alla Scala, propone un programma che si apre con Telemann e Bach e si chiude con Sollima e Tansman, in un intenso dialogo tra classicità e sperimentazione.


Sabato 12 luglio (ore 18:00), a Noasca, nella Parrocchia di Santa Maria Assunta, in occasione dell’evento “Noasca da Re, per rivivere la storia”, si ascolta “Eroi e tragedie: musica e Risorgimento Italiano”. Il Quintetto di Fiati “Orobie” e il critico musicale Bernardino Zappa ci guidano attraverso la musica del Risorgimento con brani di Donizetti, Verdi e Bellini, riflettendo sulle tensioni sociali e ideali dell’Italia ottocentesca.

Domenica 27 luglio (ore 17:00) a Villeneuve, nella Chiesa di Santa Maria Assunta, il Trio Adamello propone “Arie e Divertimenti”, un itinerario lirico attraverso celebri brani da Mozart a Verdi, passando per Rossini e Bellini. Il concerto fonde eleganza, virtuosismo e struggente lirismo.



Domenica 3 agosto, alle ore 10.30, a Campiglia, frazione di Valprato Soana, è la volta di “Jazz Horizons”. Nicholas Lecchi (sax), Marco Gamba (contrabbasso) e Samuele Carrara (batteria) rendono omaggio ai paesaggi delle praterie alpine con un jazz evocativo e vibrante.
Nel pomeriggio dello stesso giorno, alle 17.30 durante la Festa della Montagna di Locana in Piazza Gran Paradiso, il trio torna con “Jazz in Flow”, un concerto ispirato all’acqua. Ogni nota scorre come un ruscello, raccontando il fluire della vita attraverso melodie e armonie acustiche.


Sabato 9 agosto, alle 10.30, a Rovenaud presso il Centro Visitatori “Acqua e Biodiversità”, si tiene “Echoes of Water – Suoni in movimento”: il duo Spiritus Spiritus, con Tino Tracanna al sax e Francesco D’Auria alle percussioni, presenta un jazz raffinato che mescola suggestioni etniche e ritmi naturali, celebrando l’acqua nelle sue molteplici forme. Nel pomeriggio dello stesso giorno, alle 17.00 a Ronco Canavese presso la Biblioteca Comunale, il duo Greta Caserta (voce) e Michele Gentilini (chitarra) rileggono il soul anni ’70-’80, nel progetto “Natural Thing”, con suoni essenziali e autentici. Accanto a brani di Ray Charles, Aretha Franklin e James Taylor, propongono inediti ispirati alla stessa poetica sonora: naturalezza, pulizia e intensità emotiva

Martedì 12 agosto, alle 17.00, nella chiesa di Saint Georges a Rhêmes-Saint-Georges, il Trio d’ance Ferlendis interpreta “Echi di libertà”, una selezione di brani che attraversano il barocco, il classicismo e il romanticismo, culminando nell’intensa aria “Reich mir die Hand” dal Fidelio di Beethoven.

Mercoledì 13 agosto, alle 10.30, doppio appuntamento in due diverse località: a Ceresole Reale, presso il Lago, Oreste Castagna e il Quintetto di Fiati “Orobie” portano in scena “Fiabe dal Bosco”, con “Pierino e il lupo” di Prokof’ev e le suite di Grieg, in una mattinata pensata per le famiglie e i più piccoli; contemporaneamente, al Lago Pellaud di Rhêmes-Notre-Dame, il “Viaggio Duo” (Nicholas e Mattia Lecchi) esegue “Le Figlie di Orfeo”, con celebri arie da Händel a Mascagni, attraversando il Barocco, il Romanticismo e il Verismo con eleganza e teatralità.
Mercoledì 20 agosto, alle 20.45, nella cornice notturna del Castello di Introd, si tiene una nuova replica di “Eroi e tragedie: musica e Risorgimento Italiano”, con il Quintetto di Fiati “Orobie” e Bernardino Zappa, nel segno del Risorgimento e del lirismo patriottico.

Sabato 23 agosto, alle 17.00, presso il Santuario della Madonna di Prascondù, nel comune di Ribordone, il violinista Lorenzo Meraviglia (su uno Stradivari del 1730) e il violoncellista Giovanni Maccarini si esibiscono in “Contrappunti e dialoghi: un viaggio tra Bach e il Novecento” in uno spettacolo inserito nel progetto “Uno Stradivari per la Gente”. Il programma mette in relazione l’invenzione barocca, il lirismo classico e le tensioni espressive del secolo scorso.

Il gran finale è previsto per domenica 7 settembre, alle 10.00, a Ceresole Reale, di nuovo sulla riva del Lago, con “Armonie della montagna”. Il Coro Polifonico Città di Rivarolo Canavese, insieme al Quintetto “Orobie”, propone un viaggio musicale che celebra le tradizioni alpine e la coralità popolare, da Grieg a De Marzi fino al celebre “Va pensiero” verdiano.
NON SOLO CONCERTI
In omaggio alla storia del Parco Nazionale Gran Paradiso, che unisce due Regioni di grande rilievo come il Piemonte e la Valle d’Aosta, e valorizzando al contempo le origini locali di Fulvio Creux, celebre compositore e direttore della Banda dell’Esercito Italiano, il direttore artistico Alessandro Valoti ha deciso di affidargli la composizione di un’opera originale per Banda Sinfonica, sarà presentata in prima esecuzione assoluta nell’ambito della rassegna. Per questa nuova creazione, il Maestro Creux ha scelto di ispirarsi a una ricca trama di riferimenti musicali legati alla storia e alle tradizioni delle due Regioni: l’Inno del Piemonte (El Drapò), l’Inno Valdostano (Montagnes Valdotaines), la Marcia Reale e l’Inno di Mameli. Il brano restituirà atmosfere naturalistiche e suggestioni legate alle storiche cacce reali, per culminare in un solenne finale, costruito attraverso l’intreccio contrappuntistico dei temi musicali impiegati. In occasione di ogni concerto, il pubblico riceverà una cartolina illustrata da Fabio Vettori, artista noto in tutta Italia per le sue inconfondibili formiche. Il disegno raffigura in chiave giocosa e dettagliata il Parco Nazionale Gran Paradiso, tra vette imponenti, stambecchi, aquile e fiori alpini, popolati da formiche musiciste ed escursioniste. Un omaggio alla bellezza del paesaggio, alla biodiversità e all’equilibrio tra uomo e natura, che il pubblico potrà portare con sé come ricordo simbolico di un’esperienza unica.
LA VOCE DELLA NATURA
“Musica nel Gran Paradiso” non è solo un festival musicale: è anche un’esperienza di conoscenza. Ogni concerto sarà introdotto da un momento di divulgazione a cura del personale del Parco: guardaparco, naturalisti ed educatori ambientali accompagneranno il pubblico nella scoperta delle meraviglie che abitano il Gran Paradiso. Si parlerà di stambecchi, aquile, fiumi, torbiere, impollinatori, praterie d’alta quota, predatori ritornati e flora endemica. Un’occasione preziosa per ascoltare le voci della natura, riflettendo sul rapporto tra uomo, paesaggio e biodiversità.