lunedì 28 Luglio 2025
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Fuga Cavallari: indagine sulla rete di supporto e estradizione in arrivo.

L’evasione di Andrea Cavallari, 26enne originario di Modena e figura chiave all’interno della pericolosa “banda dello spray”, ha scatenato un’indagine complessa e ramificata, volta a ricostruire la rete di supporto che ha permesso al condannato di sottrarsi alla giustizia.

Cavallari, riconosciuto colpevole e condannato per il ruolo nella tragica strage avvenuta nel 2018 alla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona), dove una calca fatale causò la perdita di cinque giovani vite e quella di una donna adulta, 39enne, aveva ottenuto un permesso studio per frequentare gli esami universitari.
Questo permesso, apparentemente una misura riabilitativa, si è trasformato in un’opportunità per una fuga premeditata e meticolosamente pianificata.

L’inchiesta, condotta dalla Procura di Bologna, si concentra ora sull’identificazione dei complici che hanno contribuito all’evasione, analizzando le possibili fonti di aiuto ricevute durante le due settimane di latitanza, un periodo durante il quale il fuggitivo ha mantenuto uno stile di vita inatteso, quasi da turista, suggerendo una preparazione accurata e risorse economiche a sua disposizione.

Il fascicolo per favoreggiamento, già aperto dalla Procura bolognese, rappresenta un tassello cruciale per comprendere le dinamiche interne alla rete criminale e i meccanismi che hanno agevolato la fuga.
L’arresto, avvenuto in Spagna, a Lloret de Mar, nei pressi di Barcellona, ha interrotto il suo tentativo di fuga, ma solleva interrogativi significativi sulla vulnerabilità del sistema di monitoraggio dei detenuti e sulla capacità di prevenire azioni di questo tipo.
La competenza territoriale per l’esecuzione della pena ricade sulla Procura generale di Ancona, che nei prossimi giorni presenterà formale richiesta di estradizione.
Il processo di estradizione, tecnicamente complesso, prevede l’intervento dell’ufficio giudiziario centrale n.
3 dell’Audiencia Nacional spagnola, il quale dovrà convalidare la custodia cautelare.

La tempistica stimata per il trasferimento in Italia varia tra i 10 e i 30 giorni, a seconda delle procedure burocratiche e della valutazione dei profili legali.
Questa vicenda, al di là delle implicazioni giudiziarie immediate, pone l’attenzione sulla necessità di rafforzare i controlli e le misure di sicurezza nel sistema penitenziario, prevenendo future fughe e garantendo l’effettiva applicazione delle pene inflitte, in un contesto segnato da un profondo dolore e dalla ricerca di giustizia per le vittime della strage di Corinaldo.
L’analisi della rete di supporto, inoltre, potrebbe rivelare collegamenti inaspettati e ampliare l’inchiesta ad ulteriori figure coinvolte nell’evasione.

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