24 aprile 2025 – 09:25
A Romano di Lombardia, nel cuore della provincia di Bergamo, la scena si è animata con un dibattito acceso sul modo in cui celebrare il lutto nazionale per la scomparsa del Papa. L’invito dell’amministrazione a tenere comportamenti sobri e rispettosi nelle manifestazioni pubbliche ha preso una piega particolare, portando alla discussione sulla possibilità di eseguire la nota canzone “Bella ciao” durante la sfilata del 25 aprile.Secondo un articolo pubblicato dal quotidiano ‘Corriere della sera’, la prescrizione di non effettuare ‘brani musicali, inni e canti ad eccezione del Silenzio e dell’Attenti’ è stata impartita dal presidente del consiglio comunale, il leghista Paolo Patelli. Questa decisione si applicherebbe alle prime tappe della sfilata. Il richiamo dell’Amministrazione a non consentire alla banda di suonare “Bella ciao” ha trovato una replica da parte dell’Anpi locale, che sostiene la possibilità per i cittadini di cantare la canzone anche se la musica strumentale sarà esclusa. La risposta del Patelli, a nome dell’amministrazione, chiarisce che il divieto si riferisce alle prime quattro tappe della processione e non interessa le altre parti della manifestazione, incluso l’interessante punto in cui il programma rimarrà sostanzialmente immutato.In questo contesto complesso di regole, opinioni e diritti contrapposti, la scelta di come ricordare i caduti di due guerre mondiali risulta ancora più delicata. La tradizione, che include la musica e le canzoni patriottiche come elemento essenziale del rito, è messa a dura prova da un intervento amministrativo che sembra voler limitare questa forma di espressione pubblica. La questione si pone come una riflessione sul modo in cui ci sintonizziamo con i rituali della memoria e sulla tutela dei diritti degli individui a manifestare liberamente, in contesti anche delicati come quello del lutto nazionale per un Papa.