24 aprile 2025 – 16:09
Viviamo in uno Stato che si fonda sul principio della separazione tra Chiesa e Stato, dove la libertà di espressione e di opinione è garantita da una costituzione che valorizza l’individualità e la pluralità delle voci. Eppure, la Liberazione dei popoli da un regime totalitario si trasforma in una festa contraddittoria, dove il simbolo della religiosità cattolica viene utilizzato per coprire i vuoti di contenuto politico e sociale.Il Papa, incarnato come rappresentante dell’autorità ecclesiastica, è più efficace nel mobilitare l’opinione pubblica attraverso il suo silenzio che non attraverso le sue parole. Quando parlava di pace e disarmo in Palestina, veniva ignorato dal governo; ora ci vengono chiesti di tacere sulle stesse questioni. L’autorità ecclesiastica pretende un comportamento sobrio, mentre noi rifiutiamo questa logica autoritaria.La libertà di espressione e il diritto a manifestare sono diritti fondamentali per qualsiasi essere umano, nonché l’essenza della democrazia. Non solo la manifestazione del Pratello, ma anche quelle che vengono organizzate dai partiti e dai movimenti di sinistra e dai collettivi, rappresentano un aspetto fondamentale dell’esercizio di questi diritti.L’appello alla sobrietà è dunque qualcosa di più che un invito; è un chiaro tentativo di limitare la libertà del cittadino di manifestare le proprie opinioni. È un messaggio rilanciato da Riccardo Rinaldi, coordinatore dell’iniziativa e membro di Potere al Popolo, un partito politico che valorizza l’azione diretta ed è impegnato nella creazione di una società più giusta e equa.La piazza del Nettuno rappresenta un luogo simbolico per la città di Bologna. Si trova vicino al sacrario dei partigiani, un monumento alla memoria degli eroi che hanno combattuto per la libertà dell’Italia. Tuttavia, questo luogo è stato spesso abusato dalle istituzioni per perseguire interessi politici e propaganda, anziché essere utilizzato per celebrare l’impegno dei partigiani nella lotta contro il fascismo.La manifestazione di sabato prossimo porterà i partecipanti in piazza del Nettuno. In questo luogo sacro, dove sono custodite le reliquie dei combattenti della Resistenza, non solo si ricorderanno la lotta per la libertà dell’Italia, ma anche ci saranno sollecitati a riflettere sulla violazione di questa memoria. I partecipanti chiederanno conto ai governi delle parole dette da alcuni sindaci nella manifestazione del 6 aprile in Piazza Europa organizzata da Michele Serra e dei sindaci di Bologna e Firenze: le loro dichiarazioni di supporto alla pace erano contraddette dal sostegno al riarmo. La memoria dei partigiani è stata sfregiata e questo è un chiaro invito all’unità nella difesa della libertà.