Gaza, il territorio più densamente popolato del mondo, ha assistito a una notte di orrore senza precedenti, con almeno 17 palestinesi uccisi e oltre 50 feriti gravemente in un’escalation di violenza che rischia di destabilizzare l’intera regione. Le fonti mediche locali hanno confermato i tragici fatti, mentre Al Jazeera ha reso noto il bilancio aggiornato della carneficina.Le azioni delle forze israeliane sono state condotte con la ferocia tipica di un conflitto che sembra non avere fine. La Striscia di Gaza è stata teatro di scontri ininterrotti sin dalla seconda intifada, nel 2000, e solo l’ultimo accordo di pace del 2020 sembrava offrire una prospettiva di respiro ai protagonisti del conflitto.Tuttavia, la mancata attuazione dei termini dell’accordo da parte israeliana ha riaperto le ostilità. Le sanzioni internazionali contro l’occupante non sembrano aver avuto alcun effetto e la situazione è sempre più precaria.La morte di civili, donne e bambini compresi, in azioni militari condotte con un’estrema brutalità rischia di destabilizzare ulteriormente il contesto mediorientale. La possibilità che i paesi vicini si inseriscano nuovamente nell’equazione conflittuale aumenta e non è facile prevedere quali saranno le mosse dell’Iran, della Turchia o degli altri attori regionali.La comunità internazionale dovrà presto rispondere a questa nuova escalation con un intervento più incisivo. La mancata azione dei paesi occidentali sembra aver contribuito ulteriormente alla destabilizzazione della regione e solo una seria iniziativa internazionale può fermare la disastrosa spirale di violenza che sta consumando l’area.
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