Israele sta esaminando la possibilità di creare un’area umanitaria separata nel sud della Striscia di Gaza, dove gli sfollati potranno ricevere assistenza senza dover interagire con Hamas. Il progetto, inizialmente tenuto segreto, è stato reso noto dal Wall Street Journal, che ha riportato la proposta di coinvolgere aziende private americane nella distribuzione degli aiuti umanitari.La mossa sarebbe volta a evitare che i camion carichi di cibo e medicinali raggiungano le milizie di Hamas, mantenendo così il controllo sulla destinazione degli aiuti. Il capo dello stato maggiore israeliano, Eyal Zamir, si è opposto all’idea di affidare la distribuzione degli aiuti alle forze armate (Idf) durante un meeting di gabinetto tenutosi la scorsa settimana.Il ministro della Difesa Israel Katz ha riferito che i valichi devono essere aperti entro 15 giorni per consentire il passaggio degli aiuti, in linea con le richieste del Presidente statunitense Donald Trump. La dichiarazione di Trump si era inserita nel contesto delle precedenti iniziative internazionali volte a mitigare la crisi umanitaria nella Striscia.La rivelazione del colloquio tra Netanyahu e Trump è giunta proprio quando il Programma Alimentare Mondiale dell’Onu aveva annunciato di aver esaurito le scorte alimentari a Gaza a causa della prolungata chiusura dei valichi di frontiera verso l’enclave.
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