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Falsa laurea: a Carmela Fiorella l’inchiesta della Procura della Repubblica

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28 aprile 2025 – 18:32

La Procura della Repubblica di Bari ha deciso di ampliare la sua indagine sui presunti fatti di falsità in documentazione, coinvolgendo nella fascia di indagini anche Carmela Fiorella, moglie del consigliere regionale Filippo Caracciolo del Partito Democratico. Quest’ultima era stata al centro dell’attenzione per la sua vittoria nel concorso per il ruolo di manager delle risorse umane presso Aeroporti di Puglia e successivamente anche all’Università di Bari, che aveva aperto un proprio fascicolo di indagine.Gli inquirenti hanno ordinato l’acquisizione di nuovi documenti per poter gettare uno sguardo approfondito sulle carte presentate da Carmela Fiorella al momento della sua assunzione presso Aeroporti, e in particolare sui titoli accademici che avrebbero dovuto attestarne le qualifiche. Si tratta infatti di una laurea in Economia prodotta dalla stessa donna per partecipare a tale concorso.L’indagine è stata avviata sulla base delle denunce presentate sia da Aeroporti che dall’Università di Bari, istituzioni che hanno chiesto l’autorizzazione alle indagini sulla falsa laurea di Carmela Fiorella.Secondo i rapporti della stampa locale riportati nelle ultime ore, la donna era risultata vincitrice del concorso per il ruolo di manager delle risorse umane, selezionata tra una serie di candidati, tra cui anche un manager delle risorse umane presso Ita Airways di Londra.La vicenda ha creato uno scandalo pubblico pochi giorni dopo l’ingresso in servizio della donna. Carmela Fiorella si è quindi dimessa dal suo ruolo alla guida di Aeroporti di Puglia solo 15 giorni dopo, il 28 aprile scorso.Il giorno successivo la vicenda era già stata ampiamente discussa sulla stampa locale, e Carmela Fiorella aveva pubblicamente chiesto scusa per quanto accaduto, riconoscendo le sue responsabilità nella vicenda. La donna avrebbe agito in base a una sorta di “bersagliamento” da parte della sua ambizione che l’avrebbe portata ad agire al di là delle norme.La sua posizione è però stata smentita dalla sua storia accademica. Infatti, oltre alla laurea falsificata, la donna ha anche un master di primo livello in Organizzazione del personale conseguito presso la Bocconi di Milano. Titoli che le avrebbero permesso di partecipare al concorso per il ruolo di manager delle risorse umane e a vincere il posto di lavoro al di là delle sue presunte qualifiche.La notizia è stata confermata da fonti dell’Università di Bari, la stessa istituzione che aveva aperto un fascicolo di indagine sulla falsa laurea prodotta dalla donna e che aveva inoltre denunciato la vicenda alle autorità.

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