HomeCronacaDon Nicola D'Onghia arrestato per l'omicidio stradale della giovane Fabiana Chiarappa
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Don Nicola D’Onghia arrestato per l’omicidio stradale della giovane Fabiana Chiarappa

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Nell’alveo delle indagini svolte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari in merito all’incidente stradale occorsosi tra Turi e Putignano la sera del 2 aprile scorso, è stato arrestato a domanda l’uomo di chiesa don Nicola D’Onghia, parroco della locale chiesetta dei Santi Pietro e Paolo, in virtù di un avviso di garanzia emesso dal Gip. Le accuse mosse al 54enne riguardano gli articoli 115 e 589 del codice penale: omicidio stradale aggravato dalla fuga in abbandono dell’auto che lo aveva trasportato ed omissione di soccorso, reati per cui rischia la condanna a pene detentive fino al massimo della misura dell’ergastolo. L’impianto accusatorio si basa sulle dichiarazioni del conducente del mezzo ferroviario che lo aveva preceduto e che aveva segnalato al parroco di averne avvertito il rumore provenire dal pianale, mentre la vittima, la 32enne Fabiana Chiarappa, era stata travolta mentre viaggiava a bordo della sua moto lungo la provinciale 172 tra Turi e Putignano. L’incidente in cui è rimasta uccisa la giovane, avvenuto la sera del 2 aprile scorso, sembrerebbe avere una responsabilità colpevole non solo del conducente dell’autovettura ma anche di un terzo soggetto che viaggiava nel mezzo. In effetti, inizialmente si era creduto che il morto sul luogo della tragedia fosse proprio l’uomo di chiesa D’Onghia. La sua auto avrebbe infatti urtato la moto sulla quale perdeva il controllo la Chiarappa mentre incrociavano sulla strada provinciale in questione; successivamente, i soccorsi accorsi sul luogo dell’incidente avevano effettuato un rilievo dell’impatto. In seguito, si era tuttavia scoperto che l’uomo di chiesa non viaggiava alla guida della vettura al momento dell’incidente, bensì il conducente del mezzo ferroviario. La moto invece fu trovata sul luogo dell’incidente con la Chiarappa morta ai suoi pedali, mentre un frammento di metallo che aveva perso l’uomo di chiesa al momento dell’impatto sarebbe finito in prossimità della moto uccidendo la ragazza.

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