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Sporcate le bandiere dell’estrema destra con la memoria della Resistenza a Milano

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Il 50esimo anniversario della morte di Sergio Ramelli, un giovane studente che aveva dedicato la sua esistenza alla lotta per la libertà e la giustizia, è stato celebrato a Milano con un corteo organizzato dall’estrema destra. Il corteo si è snodato attraverso le strade della città, attirando l’attenzione di molti cittadini che non erano d’accordo con la scelta di commemorare il giovane in questo modo.La scelta del luogo dove si era svolta la manifestazione non era casuale. La via Paladini è un quartiere storico di Milano, noto per le sue radici antifasciste e per essere stato un importante centro di resistenza durante la seconda guerra mondiale. È qui che Sergio Ramelli aveva vissuto e lottato per i suoi ideali.Il corteo si è concluso con il rituale del “presente” e del saluto romano, una scelta simbolica che ricorda le radici fasciste di alcuni partiti politici di estrema destra. Tuttavia, non tutti sono stati d’accordo con questo tipo di commemorazione. Alcuni manifestanti hanno urlato insulti contro i partecipanti al corteo e altri hanno fatto esplodere petardi per protesta.La presenza del canto popolare “Bella ciao” è stata un momento simbolico della resistenza contro il fascismo e la violenza. Il brano è diventato un inno della Resistenza italiana durante la seconda guerra mondiale e continua a essere cantato come un segno di speranza e di libertà.La reazione dei manifestanti al passaggio del corteo è stata varia. Alcuni hanno applaudito, mentre altri si sono scagliati contro i partecipanti. Una donna ha urlato “Non sporcate quella bandiera!” riferendosi ai tricolori sventolati dai manifestanti.Il corteo si è concluso con il rituale del “presente” e del saluto romano, simbolizzando la continuità con le radici fasciste di alcuni partiti politici di estrema destra. Tuttavia, questo tipo di commemorazione ha suscitato una grande reazione negativa nella città di Milano, dove la memoria della Resistenza è ancora molto viva.La presenza del canto popolare “Bella ciao” durante il corteo è stata un momento simbolico della resistenza contro il fascismo e la violenza. Il brano continua a essere cantato come un segno di speranza e di libertà per i cittadini che lottano per i loro ideali.La città di Milano è sempre stata un luogo di resistenza contro il fascismo e la violenza, e questo corteo ha ricordato la necessità di proteggere la memoria della Resistenza e di difendere i diritti dei cittadini.

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