Un incidente sulle strade: cell phone e velocità uccidono un’altra vittima tra le curve.

L’incidente avvenuto lo scorso 2 aprile sulla strada statale 172, in una zona poco illuminata e con la presenza di numerose curve a gomito, potrebbe essere stato causato dalla combinazione di fattori diversi, tra cui la velocità eccessiva del conducente, lo sguardo distratto dal cellulare e le condizioni meteo. Mentre don Nicola D’Onghia stava guidando, probabilmente con una mente focalizzata sui messaggi che riceveva sul suo dispositivo, non ha notato Fabiana Chiarappa, ancora in vita ma priva di movimento sulla strada.Secondo quanto accertato dalle indagini, l’impatto tra la vettura e la motocicletta è stato così violento da trascinare la giovane donna per alcuni metri. Il fatto che la Chiarappa fosse ancora in grado di respirare al momento dell’impatto suggerisce una gravità dell’infortunio maggiore rispetto a quanto potrebbe sembrare inizialmente.L’incidente, oltre ad aver avuto conseguenze terribili per Fabiana Chiarappa e la sua famiglia, ha anche sollevato discussioni sulla sicurezza stradale e sul ruolo della tecnologia nella guidata. Mentre i dispositivi di navigazione e le app per la guida sembrano renderci più autonomi e in grado di affrontare qualsiasi situazione, è facile dimenticare l’importanza dell’impegno attivo alla guida.