La maggior parte dei mercati azionari asiatici si è attestata su un livello di stabilità, mentre gli investitori hanno valutato i numeri economici chiave emersi in questi ultimi giorni. Tra questi, la produzione industriale giapponese ha segnato una flessione del 1,1% nel mese di marzo rispetto al mese precedente. Similmente, il dato del PMI manifatturiero in Cina si è contratto a 49 punti ad aprile rispetto ai 50,5 di marzo, segnando la prima contrazione dal dicembre 2023. Questo declino può essere attribuito all’intensificarsi della guerra commerciale con gli Stati Uniti.Inoltre, i titoli indiani hanno subito una flessione a causa delle crescenti tensioni geopolitiche con il Pakistan. Anche il mercato azionario in Corea del Sud è andato in difficoltà (-0,34%) a causa dei disordini politici emersi nel Paese.I dati macroeconomici si sono rivelati cruciali per gli investitori, che stanno valutando la situazione in modo più approfondito. Nell’attesa di nuovi indicatori economici, il mercato è stato caratterizzato da movimenti caotici. Nel frattempo, i dati sulla produzione industriale hanno segnalato un rallentamento sia in Giappone che in Cina, con indicativi di contrazione anche sul fronte della domanda interna. Tali tendenze potrebbero riflettere l’incertezza economica più ampia.Il quadro generale è quello di un mercato incerto, dove i segnali macroeconomici stanno influenzando fortemente le scelte degli investitori. I dati sul PIL tedesco e su quelli dell’Eurozona saranno particolarmente importanti in questo contesto, come pure le informazioni sugli occupati, i PMI di Chicago, il deflatore dei consumi, lo spesa per i consumi e i redditi delle famiglie.Le future su Wall Street sono negative, segno che gli investitori stanno valutando la situazione in modo più conservativo. In questo quadro, l’incertezza è palpabile, con molti fattori in gioco.