30 aprile 2025 – 14:43
La parola “rispetto” diventa il filo conduttore di un itinerario culturale e politico, che la Consulta per le pari opportunità e la non discriminazione del Comune di Aosta ha definito Miroir. Per quattro serate, dal 7 maggio al 5 giugno, l’ossessione è declinare “rispetto” in ogni sua accezione, nella sua estensione o contraddizione.Il convegno “Dalla teoria alla pratica: strategie di intervento contro la violenza economica”, aperto dal monologo della Rosso Stefania il 7 maggio alle 17.30 nella sala Bcc di Aosta, è un invito a pensare al rispetto come compimento del diritto e non sua mera illusione.Il 21 maggio alle 18 all’Università della Valle d’Aosta si terrà l’incontro “Le case che siamo: spazi da vivere, storie da accogliere”, un momento di riflessione sul rispetto delle relazioni interpersonali e degli ambienti in cui viviamo. Un evento composto da testimonianze e proiezioni di cortometraggi, che evidenziano la dimensione concreta del tema.Il libro “L’estate che ho ucciso mio nonno” della Lombezzi Giulia sarà presentato il 28 maggio alle 20.30 nel salone ducale di Aosta. Il tema del rispetto è declinato nel confronto su come si accetta e si cura chi invecchia, lasciando spazio a nuove prospettive.La rassegna si conclude con lo spettacolo del teatro Patologico “Tutti non ci sono”, il 5 giugno alle 21 presso lo spazio Plus. Il teatro affronta la salute mentale, che è un tema delicato e complesso, specie per quanto riguarda le leggi che ancora oggi faticano ad avere attuazione piena.