Un’emozione palpabile ha permeato l’atmosfera solenne della Mole Vanvitelliana di Ancona, cornice storica per la celebrazione del 165° anniversario del Corriere Adriatico.
L’evento, più di una semplice ricorrenza, si è trasformato in un vibrante omaggio al legame indissolubile tra lo sport, il territorio e l’informazione.
A rendere ancora più memorabile la giornata, la presenza inattesa di Gianmarco Tamberi, l’eroe del salto in alto, campione olimpico a Tokyo e orgoglio delle Marche.
La cerimonia ha culminato con un gesto simbolico: la consegna, da parte della presidente del Corriere Adriatico, Azzurra Caltagirone, di una riproduzione della prima pagina del quotidiano che annunciava la storica vittoria di Tamberi.
Un’immagine che incarna non solo la gloria atletica, ma anche il ruolo cruciale del giornalismo locale nel raccontare e celebrare le storie di successo che emergono dal cuore delle comunità.
“Essere qui è un privilegio”, ha espresso Tamberi con sincerità, ammettendo le difficoltà logistiche che spesso gravano sui suoi impegni.
“Il Corriere Adriatico non è solo un giornale, è il battito pulsante della nostra regione.
Come testimonial delle Marche, sento una responsabilità profonda nel partecipare a una celebrazione così significativa.
”L’atleta ha sottolineato l’importanza di un sentire comune, di un’identità regionale condivisa che si riflette nell’impegno reciproco: il Corriere Adriatico che racconta la sua storia di traguardi e sacrifici, lui che, attraverso il suo talento, ambisce a proiettare le Marche verso nuovi orizzonti.
Un binomio che va al di là della semplice collaborazione, trasformandosi in un vero e proprio patto di lealtà e rappresentanza.
La presenza di Tamberi ha offerto l’occasione per riflettere sul ruolo del giornalismo locale nell’era digitale, un ruolo che si evolve ma che resta fondamentale per la coesione sociale e la valorizzazione del patrimonio culturale e umano del territorio.
Il Corriere Adriatico, con la sua storia secolare, testimonia la capacità di un giornale di rimanere un punto di riferimento per la comunità, capace di raccontare le gioie e le fatiche, i successi e le speranze di chi vive in queste terre.
La sua presenza, unita a quella di un eroe dello sport come Gianmarco Tamberi, rappresenta un monito e un incoraggiamento a continuare a costruire un futuro di crescita e prosperità per le Marche.
