01 maggio 2025 – 13:58
Il concerto che ha risuonato oggi nel Teatro Petruzzelli di Bari non è stato soltanto un omaggio alla città e alla regione pugliese, ma un significativo segnale della comunione culturale e spirituale che deve essere l’identità dell’Europa. La scelta dei Berliner Philharmoniker di esibirsi a Bari rappresenta un progetto ambizioso per il continente, uno sguardo al futuro in cui la cultura si fonde con lo spirito della condivisione.Riccardo Muti, il maestro che ha guidato l’orchestra durante il concerto, ha ribadito questo messaggio di speranza e unione. La sua presenza nel teatro gremito ed entusiasta è stata un momento di grande emozione, soprattutto considerando la storia della fondazione dei Berliner Philharmoniker avvenuta il primo maggio del 1882.L’imperatore Federico II, che visse per una lunga parte del suo regno in Puglia e fu chiamato “Puer Apuliae” (Figlio d’Apuia), ha simboleggiato la profonda connessione tra la Germania e la regione pugliese. Questo legame storico, che ha ispirato la scelta di Bari come città ospitante il concerto, deve essere visto come un modello per l’Europa contemporanea.Nella sala del Teatro Petruzzelli, hanno assistito a questo momento storico importanti autorità locali e nazionali, tra cui il sindaco di Bari, Vito Leccese, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e l’ambasciatore di Germania, Hans Dieter Lucas.La musica eseguita dagli artisti ha varcato i confini nazionali, portando con sé un messaggio di pace e collaborazione. La sinfonia n°2 in Re maggiore di Johannes Brahms, Le quattro stagioni da I vespri siciliani di Giuseppe Verdi e l’overture dal Guillaume Tel di Gioacchino Rossini hanno riempito l’aria con note che non solo sono un riflesso della grande tradizione musicale europea, ma anche un omaggio alla cultura pugliese.