Il dramma familiare che ha sconvolto la città di Lamezia Terme, un luogo noto per le sue spiagge incantevoli e la sua storia ricca, si conclude con un finale inquietante: il trentenne Bruno Di Cello, una giovane vita stroncata da una mano che avrebbe dovuto proteggerla. La tragedia sembra avere radici profonde nell’animo di coloro che sarebbero stati chiamati a proteggere e amoreggiare.I fatti dell’omicidio sono ancora oscuri, ma uno degli elementi chiave della vicenda è la riferita lite tra Bruno e il padre. La natura delle discussioni non è stata resa pubblica, ma è possibile che fossero di tipo patologico o causate da una grave malattia mentale del genitore. L’omicidio sembra essere stato commesso in uno spazio privato della famiglia: la scena dell’agguato è stata rinvenuta nel luogo di residenza dei Di Cello, il che potrebbe suggerire una serie di tensioni e conflitti interni alla famiglia.