30 aprile 2025 – 11:05
La città di Torino si prepara a celebrare un momento di verità storica, scegliendo di non dimenticare il passato ma di risolvere i problemi che ancora lo insanguinano. In occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Sergio Ramelli, giovane militante del Fronte della gioventù ucciso nel 1975, la Gioventù nazionale Torino sezione D’Annunzio ha deciso di ribattezzare corso Unione Sovietica in corso Sergio Ramelli. È un gesto simbolico che mira a onorare la memoria di chi è stato vittima dell’odio ideologico che ha insanguinato gli anni di piombo.La scelta del nome nuovo non è casuale, ma piuttosto il risultato di una riflessione profonda sulla storia della città e delle sue relazioni con i regimi politici del passato. La Gioventù nazionale Torino sezione D’Annunzio ritiene inaccettabile che una delle principali arterie della città porti ancora il nome di un regime responsabile di milioni di morti e repressioni. È tempo che Torino compia un atto di verità storica e morale, cancellando ogni residuo di celebrazione di un passato di morte e violenza.Con questa iniziativa la Gioventù nazionale Torino sezione D’Annunzio intende lanciare un messaggio chiaro: la memoria non può essere selettiva e la toponomastica cittadina deve riflettere valori di libertà, giustizia e rispetto per le vittime di ogni forma di violenza politica. È necessario che l’amministrazione comunale avvii un percorso di revisione della toponomastica, coinvolgendo storici, cittadini e associazioni, per restituire dignità a chi ha pagato con la vita la propria fede politica e per rimuovere ogni omaggio a un regime che per anni seminò oppressione e miseria.