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lunedì, 5 Maggio 2025
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Artem Uss, figlio dell’oligarca russo Dmitry Chirakadze, non sentito in aula nel processo per procurata evasione aggravata.

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Il Tribunale di Milano ha pronunciato la sua sentenza: Artem Uss, il rampollo dell’oligarca russo Dmitry Chirakadze vicino alle alte sfere del potere moscovita, non sarà più sentito in aula nel processo che lo vede imputato per procurata evasione aggravata. La decisione è stata presa dalla giudice incaricata di seguire il caso, dopo aver respinto la richiesta dei difensori dell’imputato di poterlo sentire da remoto come testimonio.La vicenda si è svolta nel corso degli ultimi mesi, durante i quali gli avvocati della difesa avevano ricevuto una lettera firmata dallo stesso Artem Uss in cui egli affermava di essere disposto a rivelare i motivi e le modalità con cui si era sottratto alla giustizia. La sua testimonianza avrebbe potuto offrire un importante contributo allo sviluppo del processo, ma la decisione della magistratura ha ormai reso questa possibilità impossibile.La sentenza della giudice è stata oggetto di una lettura attenta e analitica dei dati a disposizione. Le motivazioni alla base della scelta sono state dettagliatamente esposte, sottolineando l’impossibilità per la corte di ammettere la testimonianza del figlio dell’oligarca russo in considerazione delle sue precedenti azioni. La lettera inviata dagli avvocati dei difensori era stata oggetto di un esame attento, ma alla fine le ragioni addotte dallo stesso Artem Uss non sono state ritenute sufficienti a giustificare la sua presenza in tribunale.La decisione della corte rappresenta un importante passo avanti nella prosecuzione del processo e nell’individuazione di responsabilità per il reato commesso. L’arresto di Dmitry Chirakadze si è svolto nelle fasi precedenti dell’inchiesta, quando era ancora in attesa di essere estradato negli Stati Uniti, dove erano state formulate accuse a suo carico. La sentenza della magistratura sembra voler ribadire l’impegno del Tribunale di Milano nello svolgere con serietà e rigorosità la propria funzione istituzionale.

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