Il presidente Donald Trump ha sollevato l’ipotesi di introdurre specifiche tariffe doganali sui prodotti farmaceutici entro una settimana dalla data del presente comunicato stampa, suscitando una fiammata di reazioni e analisi tra i commentatori politici ed economici. Le sue intenzioni sembrano concretizzarsi grazie alle dichiarazioni di esperti amministrativi che hanno confermato l’avvio di un’indagine approfondita sulla relazione esistente tra importazione di farmaci e sicurezza nazionale degli Stati Uniti.Si tratta di un passo molto audace da parte dell’amministrazione Trump, se consideriamo la sua decisione di condurre tale indagine fino a giungere alla possibile introduzione di specifiche tariffe doganali. Questa mossa non sembra essersi svolta improvvisamente, poiché risale ad aprile scorso quando l’amministrazione rivelò l’avvio dell’indagine, la cui finalità era di valutare l’impatto delle importazioni di farmaci sulla sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Molti osservatori politici e economisti sono giunti alla conclusione che tale indagine sia un prerequisito per l’introduzione delle tariffe doganali sui farmaci.Il presidente Trump, notoriamente conosciuto per le sue decisioni spesso improvvisate e a volte impopolari, ha nuovamente sorpreso il pubblico mondiale con questa mossa. Tuttavia, in questo caso sembra che ci siano elementi più profondi alla base della sua decisione.Le motivazioni della politica di Trump possono essere ricercate nella convinzione dell’amministrazione che i costi dei farmaci sia troppo elevati per il governo americano. Gli esperti sostengono infatti che l’introduzione delle tariffe doganali potrebbe servire a ridurre le importazioni di farmaci e di conseguenza il loro prezzo sul mercato.Sebbene alcuni osservatori abbiano espresso opinioni divergenti sulla strategia adottata, sembra che la decisione di Trump di introdurre specifiche tariffe doganali sui prodotti farmaceutici possa essere una mossa in grado di influenzare il settore farmaceutico a livello globale. La manovra avrà infatti un impatto diretto sull’industria, che già si trova ad affrontare molteplici sfide e incertezze legate alla pandemia da COVID-19.L’introduzione di dazi sui farmaci ha quindi le caratteristiche della classica mossa a sorpresa, tanto più pericolosa per l’industria farmaceutica vista la grande incertezza esistente sul loro impatto economico e sociale.