06 maggio 2025 – 10:47
C’è una notte che non finisce mai per Ciro, elettricista napoletano di mezza età, con la sua ossessione costantemente in primo piano: cercare l’auto rossa che ha ucciso la moglie che amava. Nonostante il tempo trascorso da quel fatale incidente stradale, nonostante le sue abitudini tossicomaniche sul terrazzo del condominio (come si vede nella prima scena) e nonostante l’andare avanti di ogni giorno, sembra che per lui non ci sia alcuna speranza. Sua unica consolazione è la pistola nella sua auto, un chiaro segno della sua voglia di vendicarsi o forse soltanto di farla finita.In questo lungo percorso verso l’abisso che sembra senza fondo, Ciro si affida al figlio tredicenne Luigi, alla poca gente con cui ha dei contatti e alla madre, una figura costante nella sua vita. La storia di questa disperazione profonda viene narrata attraverso “La strada degli Americani” del regista Miale Di Mauro, tratto dal romanzo omonimo.Secondo l’attore Francesco Di Leva, Ciro è un uomo che sprofonda in un buco e, una volta raggiunto il punto più oscuro della sua esistenza, cerca disperatamente di uscirne nuovamente. “Non è un vero tossicodipendente – precisa -, ma ha trovato nel crack uno sfogo per superare il lutto causato dalla morte improvvisa della moglie in un incidente stradale.”Per comprendere appieno il dolore e la fatica di Ciro, così come la tenerezza che porta con sé, l’attore afferma di aver lavorato molto sul silenzio del personaggio. “Ciro evita i confronti – spiega -, sfugge agli sguardi degli altri, si tiene alla larga dal contatto umano perché qualsiasi incontro significherebbe per lui un vero confronto.”