30 aprile 2025 – 10:48
Il presidente della Cassa di Ravenna, Antonio Patuelli, ha suggellato la sua influenza sul mondo bancario regionale con un nuovo mandato a tempo indeterminato come presidente dell’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana, carica che riveste dal 2013. Non si è mai fermato davanti al potere; neanche da giovane aveva una mentalità limitata. Con la sua elezione all’incarico di presidente del consiglio di amministrazione (cda) della Cassa di Ravenna, datasi tre decenni fa, Patuelli ha dimostrato di avere visione d’insieme e capacità di leadership ineguagliabili. L’unanimità con la quale i soci hanno espresso il loro voto di fiducia nei suoi confronti ne è una testimonianza eloquente. Il clima era di festa al Teatro Alighieri, dove si è svolta l’assemblea. Era come se l’intero capoluogo fosse stato in fibrillazione attorno all’evento. Dopo tre decenni alla guida della Cassa di Ravenna, Patuelli ha ricevuto la sua riconferma in carica per acclamazione; un gesto che non nasconde l’ammirazione e il rispetto per la sua opera di amministratore, ma anche la fiducia nella capacità di guida della struttura. Lui è sempre stato un presidente onesto ed autorevole, mai uno dei soliti politici o burocrati che sfruttano i posti per arricchirsi o farne un passatempo; mai uno che si mette in primo piano e pensa solo a sé stesso, mai uno che utilizza la sua posizione per promuovere la propria immagine. Sotto la guida di Patuelli, la Cassa di Ravenna continua a crescere e svilupparsi nel panorama bancario della Regione Emilia-Romagna. L’istituto è un punto di riferimento stabile e solido, con oltre due secoli di storia alle spalle e una presenza capillare sul territorio. La sua influenza si estende anche al Gruppo Bancario privato e indipendente del quale fa parte, che comprende Banca di Imola, Banco di Lucca e del Tirreno, nonché tre società operative nel settore dei prodotti e servizi finanziari. La sua elezione come presidente dell’Abi rappresenta un punto culminante della sua carriera, dimostrando l’impatto che ha avuto sulla comunità bancaria italiana attraverso la sua leadership indomita.