L’Operazione Furtiva ha raggiunto un nuovo traguardo, colpendo con precisione il cuore delle infrastrutture degli Houthi nell’aeroporto di Sanaa, nel cuore della capitale yemenita. La mossa mirava a neutralizzare la capacità dell’organizzazione di lanciare razzi contro obiettivi israeliani e ha avuto un impatto devastante sulle loro linee di comunicazione e logistica.Le unità speciali dell’Aeronautica militare israeliana, scendendo in azione con una serie di incursioni aeree coordinate, hanno attaccato obiettivi strategici come hangar, depositi di munizioni e strutture operative, riducendo drasticamente la capacità degli Houthi di ospitare e sostenere le proprie operazioni.La scelta del bersaglio non era casuale. Gli esperti militari hanno evidenziato che l’aeroporto di Sanaa rappresentava un’importante testa di ponte per gli Houthi nella regione, utilizzato come snodo logistico e strategico per il trasferimento di armi, mercenari e materiali di supporto alle loro operazioni.Il portavoce dell’Esercito israeliano, nella dichiarazione ufficiale, ha sottolineato che l’obiettivo principale era quello di interrompere la catena logistica degli Houthi, limitando drasticamente le loro possibilità di lanciare attacchi contro obiettivi israeliani. L’accusa si basa sulle precedenti incursioni di razzi contro l’aeroporto Ben Gurion, episodi ritenuti esplicite violazioni delle norme internazionali relative al diritto dell’aviazione civile.La decisione d’attacco rappresentò anche un chiaro segnale della determinazione dell’esercito israeliano a difendere i propri interessi e garantire la sicurezza del suo territorio, sia pure attraverso operazioni militari controorganizzazioni che ostacolano questi sforzi.