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Biotecnologie per Taranto: una svolta nella rigenerazione ambientale.

Un’iniziativa strategica per Taranto, città chiamata a reinventarsi e a superare le ferite ambientali del passato, si concretizza con l’accordo tra il Commissario per le Bonifiche, Vito Felice Uricchio, e la Presidente della Fondazione Biotech for Life ITS Academy, Milena Rizzo.

Questo protocollo, ben più di una semplice convenzione, segna un punto di svolta nell’approccio alla rigenerazione ambientale, ponendo le biotecnologie al centro di una visione di sviluppo lungimirante e sostenibile.
L’accordo riconosce esplicitamente le biotecnologie come un *asset* fondamentale per il futuro di Taranto, non un semplice complemento, ma un motore di innovazione capace di trasformare una sfida complessa in un’opportunità di crescita.
L’ambizione è quella di declinare le biotecnologie in svariati ambiti cruciali per la rinascita del territorio: dalla biofabbricazione – la produzione di materiali biologici con applicazioni in diversi settori – alla creazione di biocarburanti di nuova generazione, dall’impiego di biofertilizzanti per un’agricoltura più rispettosa dell’ambiente al recupero di risorse preziose da scarti e rifiuti, innescando un’economia circolare virtuosa.

La presenza di centri di ricerca pugliesi di eccellenza, potenziati significativamente dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), rappresenta un fattore abilitante per il successo di questa iniziativa.
Non si tratta solo di importare tecnologie, ma di sviluppare competenze locali, stimolare l’innovazione e creare un ecosistema di ricerca e sviluppo capace di attrarre investimenti e talenti.
Milena Rizzo sottolinea l’importanza di coniugare formazione e applicazione pratica delle biotecnologie, creando un ponte tra il mondo accademico, le imprese e il territorio.

La Fondazione Biotech for Life si propone come catalizzatore di questo processo, creando percorsi formativi personalizzati che rispondano alle reali esigenze del mercato del lavoro e che preparino i giovani tecnici a gestire progetti industriali complessi e all’avanguardia.
Si tratta di formare non solo specialisti, ma professionisti in grado di comprendere l’intero ciclo di vita di un prodotto o processo, dalla progettazione alla gestione dei rifiuti.

Il Provveditore Vito Alfonso condivide questa visione, sottolineando la necessità di offrire ai giovani prospettive di benessere legate all’innovazione tecnologica, creando opportunità di lavoro qualificato e di crescita personale.
Un investimento nel capitale umano è un investimento nel futuro del territorio.
La professoressa Maria Casola, del Dipartimento Jonico dell’Università di Bari, ribadisce il ruolo cruciale della formazione multidisciplinare come leva strategica per affrontare le grandi transizioni ambientali e industriali del XXI secolo.

La complessità delle sfide che ci attendono richiede competenze trasversali, la capacità di integrare conoscenze provenienti da discipline diverse e di collaborare in team eterogenei.

Confindustria Taranto, attraverso la vicepresidente Lucia Minutello, evidenzia l’importanza di creare una sinergia efficace tra ricerca, sviluppo di competenze e trasferimento tecnologico, per promuovere una vera e propria diversificazione del sistema produttivo e uno sviluppo sostenibile, duraturo nel tempo e capace di generare benefici economici, sociali e ambientali per l’intera comunità.

Si tratta di passare da un’economia basata su un singolo settore a un’economia diversificata, resiliente e competitiva, capace di adattarsi ai cambiamenti del mercato globale.

L’accordo rappresenta quindi un passo fondamentale verso la costruzione di un futuro più prospero e sostenibile per Taranto.

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