giovedì 11 Settembre 2025
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Comune di Bari

Minox, la protesta dei lavoratori pugliesi e calabresi non si arrende.

Davanti ai cancelli della Minox di Minervino Murge, un’attesa sospesa e gravosa si protrae.

Un gruppo di venticinque operai pugliesi, affiancati da dodici colleghi calabresi, ha trasformato l’area industriale in un palcoscenico di speranza e protesta.

L’inerzia burocratica della curatela giudiziaria, chiamata a valutare la proposta di affitto d’azienda presentata dalla proprietà, sembra sospesa nel limbo, con una risposta attesa entro mercoledì prossimo.

La vicenda Minox, un tempo simbolo di eccellenza manifatturiera nel settore degli imballaggi in acciaio inossidabile per l’industria alimentare, è oggi un dramma sociale ed economico.

Trent’anni di produzione ininterrotta, una tradizione di competenza e dedizione, sono stati bruscamente interrotti da una spirale di eventi avversi.

Un tribunale di Lamezia Terme, dove insiste un’altra sede aziendale, aveva già emesso un verdetto inatteso, aprendo la strada alla crisi.
Poi, la sentenza di fallimento ha innescato l’esercizio provvisorio, culminato in un’ingiunzione di licenziamento, un atto che ha lasciato i lavoratori in una condizione di profonda precarietà.
Vincenzo Copeta, eletto portavoce del gruppo, incarna la determinazione e la rabbia di questi uomini e delle loro famiglie.
L’organizzazione spontanea dei lavoratori – la presenza costante, i materassi per notti insonni, le provviste, il gazebo – è un atto di resistenza, una dichiarazione di volontà di non abbandonare il proprio posto di lavoro, il proprio futuro.
La mancata erogazione degli stipendi di giugno, un’azione palesemente illegale, è un’ulteriore aggressione alla loro dignità.
Nonostante i conti aziendali non siano in rosso, la reticenza dei vertici si configura come una profonda mancanza di responsabilità sociale.

“Non si può lasciare famiglie monoreddito senza alcuna tutela,” afferma Vincenzo, esprimendo la profonda ferita che questa situazione sta infliggendo al tessuto sociale locale.

L’appoggio della comunità, che si manifesta con piccoli gesti quotidiani – caffè, brioche, pizza, focaccia – testimonia la solidarietà e la comprensione per una situazione che incide profondamente sulla vita di tutti.

L’imminente incontro nella sede della Regione Puglia, focalizzato sull’implementazione della cassa integrazione, rappresenta un tentativo di mitigare, seppur temporaneamente, l’impatto della crisi.

Tuttavia, la vera sfida rimane quella di trovare una soluzione che salvaguardi il futuro dell’azienda e dei suoi lavoratori, preservando un patrimonio industriale e umano di inestimabile valore.

La loro resistenza non è solo una questione di lavoro, ma una rivendicazione di diritti, di dignità e di speranza per un futuro più giusto.

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