08 maggio 2025 – 11:27
I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli hanno iniziato a eseguire un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Dda partenopea, contro i presunti autori dell’omicidio di Emanuele Durante. Il giovane di 20 anni era stato ucciso il pomeriggio del marzo scorso nei pressi del Museo Nazionale di Napoli mentre si trovava in auto con una ragazza.La strage ha scosso la città e le indagini sono state condotte con estrema urgenza dai carabinieri, che hanno raccolto un ampio materiale probatorio grazie alle riprese della telecamera di sorveglianza del museo. Le investigazioni hanno evidenziato una dinamica dell’omicidio complessa e articolata, con elementi di premeditazione e concorso tra gli indagati.La conferenza stampa che si terrà alle 11 nella sala convegni della Procura di Napoli darà la possibilità ai giornalisti di interrogare i funzionari delle forze dell’ordine coinvolti nelle indagini, che hanno lavorato notte e giorno per svelare il mistero del giovane omicidio.Secondo le fonti, gli indagati sarebbero gravemente indiziati di essere responsabili a vario titolo e in concorso tra loro dell’omicidio. La Dda partenopea ha richiesto la custodia cautelare in carcere per i sospettati, non senza aver evidenziato la gravità del reato.L’uccisione di Emanuele Durante ha lasciato un vuoto nel cuore delle sue famiglie e amici. La tragedia ha risvegliato una profonda sensazione di disagio nella città di Napoli, che continua a cercare di capire cosa è accaduto.La giustizia si farà sentire attraverso le indagini condotte dai carabinieri e la decisione del gip del Tribunale di Napoli. Il caso è ancora in corso e ci sono molte domande senza risposta, ma la conferenza stampa della Procura potrebbe fornire alcune informazioni aggiuntive.La città si prepara a celebrare il ricordo di Emanuele Durante con un atto di commemorazione. La comunità si mobiliterà per dare sostegno alle famiglie del giovane e ai testimoni della tragedia.
