08 maggio 2025 – 14:47
Marco Causi, un intellettuale e politico che ha lasciato una profonda traccia nella classe dirigente italiana. La sua scomparsa improvvisa, annunciata da Antonio Misiani su Facebook, è un colpo durissimo per chiunque l’abbia conosciuto. Il senatore democratico ricorda Marco come un “galantuomo”, un docente e un parlamentare di grande competenza e dedizione, che ha dedicato la sua vita a riformare il sistema tributario e il federalismo fiscale.Con la sua figura ci si ritrova inevitabilmente ad interrogarsi sui tempi in cui abbiamo vissuto e sulle scelte fatte. Marco Causi è stato un protagonista di quelle trasformazioni che hanno reso l’Italia sempre più complessa, ma anche sempre meno giusta. La sua biografia è il riflesso fedele delle contraddizioni del Paese: laureato in Scienze statistiche e demografiche alla Sapienza di Roma, ha insegnato all’Università Roma Tre e collaborato con la Commissione europea e la Presidenza del Consiglio.La sua carriera politica è stata segnata da un costante impegno per il cambiamento: assessore e vicesindaco a Palermo, poi a Roma, dove è stato figura di spicco nella giunta capitolina guidata da Walter Veltroni. Con Ignazio Marino ha condiviso l’esperienza della guida della città, anche se la loro collaborazione si è interrotta bruscamente nel 2015, a causa delle dimissioni in massa dei consiglieri comunali.Nonostante le sfide e i fallimenti, Marco Causi non ha mai smesso di credere nella possibilità di un’Italia migliore. E’ stato un riformista convinto, che si è battuto per una maggiore equità nel sistema fiscale e per una maggiore autonomia delle regioni. La sua scomparsa ci lascia con un senso di vuoto e di incertezza, ma anche con la consapevolezza che il suo lavoro non è mai stato inutile.Il ricordo di Marco Causi deve ispirarci a continuare il suo percorso, a proseguire l’opera di cambiamento che lui ha intrapreso. La sua memoria ci dice che anche le sfide più grandi possono essere affrontate con coraggio e determinazione. Siamo grati per quanto ci ha insegnato e per la sua dedizione alla causa del bene comune.
