La musica e l’emancipazione si fondono nella manifestazione di Uno Maggio Libero e Pensante a Taranto, dove il rapper estone Tommy Cash ha preso parte al festival con un concerto dinamico. Accompagnato dalle “nonnine” del Filo di Arianna di Ostuni, una band di anziani donne vestite come lui per l’occasione, hanno eseguito una cover del tormentone ‘Mi amore, mi amore’, creando un clima di festa e inclusione. Queste signore, tra i 66 e gli 85 anni, hanno dimostrato che la passione per il canto e la musica non è mai troppo tarda a nascere.Il concerto era parte del più ampio evento che ha richiamato migliaia di persone al parco archeologico delle mura greche. Non solo gli spettacoli musicali, ma anche la politica e la denuncia hanno avuto il loro spazio in questo tripudio di musica e arte. La serata è stata un momento di celebrazione per l’unità tra popolo e artisti, dove i messaggi di resistenza e di unità sono stati ribaditi. Il dramma del lavoro, le lotte operaie, il problema dei migranti e la tragedia palestinese hanno trovato uno spazio importante all’interno dell’evento.Il progetto “Il dominio della luce” di Rodrigo D’Erasmo e Roberto Angelini è stato un momento di grande importanza dentro a tutta questa cerimonia. Michele Riondino, regista e attore tarantino, ha letto un testo che ha ricordato la tragedia delle vittime del lavoro e le sorti dei migranti. Gli artisti hanno sottolineato come il dramma palestinese non sia lontano dalla nostra realtà italiana. Antonio Bocchinfuso, Mario Soldaini e Leonardo Tosti, curatori del libro “Il loro grido è la mia voce”, hanno espresso un messaggio importante sul dovere di resistere contro le guerre.L’evento si è inoltre rivolto verso l’unità e il cambiamento, richiamando i principi della Costituzione italiana. Riccardo Noury, portavoce per l’Italia di Amnesty International, ha sottolineato la necessità di resistere nei momenti difficili, un messaggio importante che risuona in ogni parte del mondo.In questo contesto di unità e di richiamo ai valori costituzionali, gli organizzatori hanno voluto dedicare questa edizione a Massimo Battista, fondatore del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti. Il concerto ha celebrato i 50 anni di Amnesty in Italia e si è aperto anche a nuove iniziative di resistenza contro le guerre lanciate da Emergency con la campagna #R1pud1a.La parola della lotta operaia, della vertenza dell’ex-Ilva, del dramma dei migranti e delle loro lotte per i diritti, sono state sottolineate durante il concerto. L’organizzatore ha voluto ricordare le parole di un grande evento della storia italiana e si è espresso con una frase che dovrebbe essere ricorda a tutti: “Mai più con il cappello in mano”