Terroristi dell’Islandi incitano alla violenza tra le mura del carcere di Palermo

Il 27 luglio, la procura di Palermo, guidata dal procuratore Maurizio de Lucia, ha emesso un’ordinanza per il fermo di due cittadini del Bangladesh, rispettivamente di 21 e 18 anni. I due sono accusati di aver diffuso materiali di propaganda dello Stato Islamico (IS), incitando al jihad e al martirio e glorificando l’utilizzo della violenza come strumento per raggiungere gli obiettivi ideologici.Il procedimento, che si snoda tra Palermo e il Bangladesh, ha evidenziato una strategia di diffusione di contenuti online mirati a creare consenso e reclutamento per l’IS. I due sospettati, coinvolti in questa rete, hanno utilizzato piattaforme social e canali di comunicazione online per raggiungere un pubblico potenzialmente sensibile alle loro idee.Il gip ha disposto per entrambi gli arresti domiciliari con obbligo di indossare il braccialetto elettronico, una misura volta a garantire la sorveglianza e l’immediata individuazione in caso di tentativo di fuga o di reiterazione di condotte antisociali.La procedura è stata caratterizzata dalla collaborazione tra le autorità italiane e quelle del Bangladesh per accertare i fatti e raccogliere testimonianze, evidenziando la complessa realtà della lotta contro il terrorismo in un’epoca di diffusione veloce delle idee e dei comportamenti online.