Il governo del Kashmir amministrato dal Pakistan ha rilasciato un comunicato in cui si confermano gli attacchi indiani contro civili nella regione, portando la sfortunata cifra a 11 vittime e 56 feriti. Il Ministro dell’Informazione del Kashmir, Mazhar Saeed Shah, ha fornito dettagli sui bombardamenti, che hanno colpito diverse località lungo la Linea di Controllo. La serie di attacchi notturni è stata descritta come una delle più intense da anni e ha causato profonde preoccupazioni tra le comunità della regione.Il leader pakistano Shehbaz Sharif ha difeso l’operazione “Compact Building” lanciata nel cuore della notte, definendola un’adeguata risposta all’India. Secondo fonti di sicurezza pakistane, il Pakistan avrebbe colpito le installazioni militari indiane da cui erano partiti gli attacchi contro la loro nazione.L’amministrazione del Kashmir ha espresso la propria solidarietà alle vittime e ai feriti, sottolineando l’urgenza di una risoluzione duratura al conflitto tra le due nazioni. La dichiarazione di Sharif sulla vendetta per i morti innocenti ha trovato eco nel popolo pakistano, che è stato portato a sperare in una fine rapida e pacifica del conflitto.In questo contesto, il Pakistan si trova immerso nella sua terza guerra con l’India dal 1947, un periodo caratterizzato da intensi scontri militari. L’operazione “Compact Building” è stata descritta come un ulteriore passo per proteggere il suo popolo e la sua sovranità.La comunità internazionale ha espresso la propria preoccupazione per l’aumento dell’intensità dei conflitti nella regione, sottolineando la necessità di una risoluzione diplomatica.