Sudan: attacchi droni provocano 33 morti e feriti nel conflitto del Darfur

Era uno scenario desolante: le luci dei droni sfioravano il cielo del Darfur, mentre i sussurri delle vittime terrorizzate riempivano l’aria notturna. Almeno 33 persone erano cadute vittime di un duplice attacco, condotto dalle Forze di Intervento Rapido (Rsf), il gruppo paramilitare in guerra con l’esercito di Khartoum dal conflitto scoppiato nel luglio del 2023.I soccorritori avevano dichiarato che il primo colpo era arrivato al campo profughi Abu Shouk, situato nel vasto e problematico Stato del Darfur, a ridosso della città di El-Fasher, l’ultima roccaforte dell’esercito in quella regione. La notizia aveva devastato la comunità: 14 membri di una stessa famiglia erano stati uccisi nel disastro.La scena si ripeteva allo Stato del Nord Kordofan, dove il controllo era ancora nelle mani dell’esercito regolare. In questo caso, un drone aveva colpito la prigione del capoluogo El-Obeid, causando 19 vittime e lasciando altre 45 gravemente ferite.I servizi di soccorso lavoravano senza sosta per soccorrere i sopravvissuti, mentre le Nazioni Unite si facevano avanti chiedendo una maggiore azione dalle autorità internazionali per porre fine alle violenze in Sudan.