Conte: Squadra, umiltà e entusiasmo, altrimenti è il fallimento

L’urgenza della situazione è palpabile, tre gare rimangono prima dell’ineludibile chiusura del campionato, e per il tecnicista partenopeo, Antonio Conte, non c’è spazio per la sbandata o la pigrizia. “Dobbiamo continuare a lavorare concretamente, senza lasciare nulla al caso” ha detto ai microfoni della conferenza stampa all’indomani del Maradona, il luogo scelto dal tecnico napoletano per sottolineare l’intensità delle esigenze imposte dalla situazione in cui si trova la sua squadra. Il cammino che lo ha condotto ad affrontare una stagione così travagliata non è un mistero, bensì una conseguenza della decisione presa a giugno di abbandonare il Manchester United per prendere la guida del Napoli. “Tutto parte da lì” ha spiegato Conte, “quel giorno decisi che volevo tornare in Italia per prendere nuovamente la squadra che amo, il Napoli.” Una scelta non semplice da accogliere per i propri tifosi visto che era ancora molto vivo nel loro ricordo l’inferno del calcio inglese. “Amma fatica”, un’esortazione alla sua squadra che si deve sforzare al massimo per raggiungere una finale europea e chiudere con onore la stagione, ma che deve anche imparare a vincere “con umiltà”, e non solo in campo. Un concetto fondamentale per il tecnico Conte, che pensa sempre ai suoi giocatori come a ragazzi con cui è lui stesso in competizione. “Non si possono risolvere tutti i problemi, ma un impegno di squadra, un atteggiamento di umiltà può portare a grandi risultati”, ha commentato il tecnico napoletano. Conta sempre anche una sana emozione e la gioia nel giocare, perciò la sua continua richiesta che i suoi giocatori si rendessero conto del grande valore della prestazione sportiva fatta da loro è la conferma di ciò che diceva il presidente De Laurentiis: “La passione, l’entusiasmo e l’amore per Napoli hanno guidato Conte. È la squadra delle meraviglie”.