12 maggio 2025 – 14:33
Il Tribunale del Lavoro di Aosta ha accolto il ricorso presentato da un funzionario di polizia gravemente infortunatosulla scena della cattura del notorio Bernardo Provenzano, sottolineando la stretta connessione tra l’evento e l’alta pericolosità dell’operazione investigativa.I giudici hanno riconosciuto lo status di vittima del dovere, assegnandogli il riconoscimento di “vittima” in virtù della gravità dei danni subiti durante l’operazione. Inoltre, il Ministero dell’Interno è stato obbligato a versare una somma di circa 150mila euro oltre ai benefici previsti dalla legge.La decisione del Tribunale rappresenta un momento importante nella storia delle vittime del dovere, in quanto valorizza la connessione tra l’attività svolta dal funzionario e il livello di rischio associato. Questo giudizio conferma che non esistono distinzioni significative tra gli atti compiuti da un agente pubblico per garantire l’ordine pubblico o la sicurezza generale e quelli svolti in condizioni diverse.Il Ministero dell’Interno aveva all’inizio rigettato le richieste di riconoscimento del funzionario come vittima del dovere, attribuendole una natura incidentale che non era stata accettata dal giudice. Tuttavia, la forza delle prove presentate dai legali Francesco Leone, Simona Fell, Raimonda Riolo e Flavia Maria Caradonna ha condotto al risultato finale.