Il 6 maggio, in una cerimonia commovente presso la chiesa parrocchiale di La Salle, si è tenuto il funerale di Denis Trento, un’icona dello scialpinismo e guida alpina noncheeacute; atleta del Centro Sportivo Esercito. La sua prematura scomparsa a soli 41 anni in un tragico incidente sulla Testa del Paramont ha scosso la comunità sportiva e alpinistica.La procura di Aosta ha finalmente concesso il permesso per la sepoltura dopo aver esaminato attentamente i dettagli dell’accaduto. È stato confermato che la causa della morte è stata una caduta, ma resta da chiarire se Trento sia stato travolto dalla valanga o se si tratti di un evento correlato. I soccorritori hanno rinvenuto il suo corpo sopra uno strato di neve, con i ramponi ancora ai piedi, suggerendo che potesse trovarsi in una fase delicata dell’ascesa.Le indagini sono ora nelle mani del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Entrèves, che sta cercando di ricostruire gli ultimi momenti di Denis Trento sulle montagne che tanto amava scalare. Lascia la moglie e tre figli, lasciando un vuoto insormontabile nella vita dei suoi cari e nell’intera comunità degli appassionati di montagna.La sua memoria resterà viva tra coloro che hanno condiviso le sue imprese e tra coloro che lo hanno ammirato per il suo coraggio e la sua passione per le vette più alte. Denis Trento continuerà ad ispirare generazioni future a perseguire i propri sogni con determinazione e rispetto per la natura selvaggia delle montagne.
Funerale di Denis Trento, icona dello scialpinismo: la comunità sportiva piange la perdita di un grande atleta
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