13 maggio 2025 – 10:59
I carabinieri del comando provinciale di Verbania hanno condotto un’indagine approfondita contro un gruppo criminale composto da sei persone, accusate di aver commesso truffe ai danni di anziani in diverse regioni italiane. Le indagini hanno rivelato 23 episodi di truffa aggravata, utilizzando la tecnica dei falsi carabinieri e avvocati, tra settembre e novembre scorso.Gli episodi contestati sono stati rintracciati in varie zone del Paese: sette nel Piemonte, quattro nella Lombardia, tre nel Veneto, due in Liguria, Lazio e Puglia, uno in Valle d’Aosta, Emilia Romagna e Calabria. Le vittime di queste truffe sono state contattate attraverso telefono da persone che si presentavano come carabinieri o avvocati.Le misure cautelari emesse dal gip del tribunale di Verbania hanno condotto all’arresto in carcere di due dei sospettati, mentre altri due sono stati messi agli arresti domiciliari. Le altre due persone sono state poste sotto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.Le indagini hanno anche portato alla scoperta di due persone che erano state arrestate in flagranza di reato a Latina e Modena, pochi minuti dopo aver consumato truffe. Sono stati recuperati circa 2000 euro in contanti e mezzo chilo d’oro in gioielli.Le operazioni sono state svolte principalmente nella Campania, dove due persone sono state arrestate a Napoli, mentre le altre quattro misure cautelari sono state eseguite a Caivano, Aversa e Grumo Nevano. I componenti del gruppo erano divisi in due categorie: i “telefonisti”, che contattavano le vittime, e le “batterie operative”, che si spostavano da una regione all’altra per eseguire le truffe.I carabinieri hanno messo a punto un’azione coordinata con la polizia giudiziaria per portare i sospettati alla giustizia, garantendo così sicurezza alle vittime e ai cittadini coinvolti in questa vicenda.
