domenica 24 Agosto 2025
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Metalmeccanici in Piazza: Firenze si Ribella per Diritti e Futuro

Un fiume umano di lavoratrici e lavoratori metalmeccanici ha invaso oggi le strade di Firenze, in una manifestazione che rappresenta un atto di forza e un monito per l’industria nazionale.

Le stime degli organizzatori parlano di circa tremila partecipanti, un numero che testimonia la profonda insoddisfazione e l’urgente necessità di risposte concrete per un settore cruciale dell’economia toscana e italiana.

Il corteo, composto da delegazioni provenienti dalle principali aziende metalmeccaniche della regione, ha snodato un percorso simbolico attraverso il cuore storico della città, dai lungarni all’Oltrarno, culminando in piazza del Carmine, luogo tradizionalmente dedicato alla celebrazione dei diritti dei lavoratori.
La presenza dell’assessora regionale al lavoro, Alessandra Nardini, sottolinea l’attenzione delle istituzioni verso le rivendicazioni sindacali e l’importanza strategica del comparto metalmeccanico per l’occupazione e lo sviluppo del territorio.

L’adesione allo sciopero nazionale è stata massiccia, con percentuali che superano l’85% in alcune realtà produttive chiave.
Le acciaierie di Piombino e lo stabilimento Magna di Livorno hanno visto un’affluenza pressoché totale, segno della determinazione dei lavoratori di questi siti, spesso al centro di complesse dinamiche industriali e occupazionali.

Anche a Firenze e Massa, presso Nuovo Pignone-Baker Hughes, l’adesione è stata particolarmente sentita, così come nelle sedi di Pierburg a Livorno, Valmet a Lucca, La Fortezza e Officine Mario Dorin in provincia di Firenze.
Anche in stabilimenti come Hitachi Rail Italy di Pistoia e Leonardo di Campi Bisenzio, la mobilitazione ha coinvolto una parte significativa della forza lavoro, evidenziando una diffusa preoccupazione per le condizioni di lavoro e le prospettive future.

“Siamo qui oggi per abbattere il muro di resistenza eretto da Federmeccanica”, ha dichiarato Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, riassumendo l’obiettivo primario della manifestazione.
Le richieste dei sindacati non si limitano a un semplice adeguamento salariale; si tratta di un vero e proprio cambio di paradigma nei rapporti industriali, un rinnovato impegno a favore della sicurezza sul lavoro, della formazione professionale e della tutela dell’occupazione.

L’esperienza recente del rinnovo contrattuale con le cooperative metalmeccaniche, il cosiddetto “contratto Fiat”, rappresenta un precedente positivo, un esempio di come il dialogo costruttivo e la volontà di trovare soluzioni condivise possano portare a risultati concreti.
Il monito lanciato dai sindacati è chiaro: la via del dialogo è preferibile, ma la determinazione a proseguire le lotte rimane salda.
La forza dei lavoratori, unita alla loro volontà di rinnovare il contratto nazionale, costituisce un elemento imprescindibile per affrontare le sfide del futuro e garantire un’industria metalmeccanica italiana competitiva, equa e sostenibile.

La speranza è che Federmeccanica ascolti questo potente messaggio e riapra il tavolo delle trattative con rinnovato spirito di collaborazione.

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