Il porto di Anzio, un tempo importante nodo commerciale e peschereccio per il Lazio, è ora in piena emergenza. I pescatori della flottiglia anziate, protagonisti di una delle più antiche tradizioni del mare italiano, sono alle prese con una situazione critica che minaccia la loro esistenza.L’insabbiamento progressivo dei fondali rende sempre più difficile e pericolosa la navigazione all’interno del porto. È il caso della flottiglia di Anzio, dove gli armatori hanno chiesto urgentemente l’intervento per sbloccare la situazione.”Il problema è ormai acuto – afferma Domenico Spina, uno degli armatori più noti e rispettati del settore – non solo per il nostro comparto, ma in generale per la sicurezza della navigazione all’interno del porto”. La situazione è tale che negli ultimi giorni alcune imbarcazioni hanno toccato il fondale. È chiaro quindi l’urgenza di una soluzione immediata.La questione non riguarda solo i pescatori, ma interessa tutta la comunità legata al porto e all’indotto: negozianti, marinai, tecnici. I danni economici sono già tangibili. Per rimediare a questi problemi, è stato stanziato un milione di euro per l’intervento straordinario che prevede la rimozione dei 24.000 metri cubi di sabbia dai fondali.Tuttavia, per avviare i lavori bisogna procedere con i rilievi batimetrici e lo studio della qualità della sabbia da rimuovere. Il problema è che ciò richiede un minimo di 15-20 giorni, tempo durante il quale l’emergenza non viene affrontata efficacemente.La Capitaneria di porto di Anzio dichiara che si attende la comunicazione di inizio lavori dalla società individuata dal Comune. Tuttavia, ai pescatori e agli armatori questa risposta non basta. “Stiamo perdendo tempo prezioso – ribadisce Spina – mentre è necessario procedere rapidamente”.Il dubbio che serpeggia tra gli operatori del settore è se il porto di Anzio potrà essere completamente ripristinato entro l’inizio della stagione estiva. Se non si agisce con urgenza, è probabile che la stagione di pesca dovrà aspettare a settembre, facendo perdere tempo e denaro a chi lavora al porto.In conclusione, la questione del porto di Anzio rappresenta un nodo molto complesso da sciogliere. Da un lato c’è il bisogno di agire in fretta per garantire la sicurezza dei pescatori e degli equipaggi delle imbarcazioni. Dall’altro, ci sono i problemi logistici e finanziari che vanno affrontati con cautela.L’unica soluzione è un’intesa tra le diverse parti coinvolte – regione Lazio, Comune di Anzio, Capitaneria di porto – per poter procedere con urgenza all’escavo dei fondali e ripristinare la navigazione nel porto. Non ci sono alternative.