back to top
lunedì, 19 Maggio 2025
HomeRomaNewsLa rinascita della Grotta di Diana in mostra: arte e natura in armonia dopo 2 anni di restauro
- Pubblicità -
HomeRomaNewsLa rinascita della Grotta di Diana in mostra: arte e natura in...

La rinascita della Grotta di Diana in mostra: arte e natura in armonia dopo 2 anni di restauro

- Pubblicità -
- Pubblicità -

La rinascita della Grotta di Diana a Villa d’Este è un evento celebrativo che richiama alla memoria la storia millenaria del luogo e i suoi legami con l’universo culturale europeo. La grotta, un ambiente dedicato al piacere onesto e alla castità, personificati in Diana, dea cacciatrice e simbolo di virtù, è stata riconsegnata alle sue originarie e suggestive sfumature di colore e luce grazie a due anni di restauro compiuto dalla sinergia tra l’Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d’Este-Villae e la maison romana Fendi. La Grotta è un luogo che si distingue per la sua ricca e complessa decorazione policroma e polimaterica, con stucchi, paste vitree, conchiglie, maioliche invetriate e materiali lapidei, realizzata tra il 1570 e il 1572 da Paolo Calandrino su probabile ispirazione di Pirro Ligorio, l’architetto che progettò la Villa e il parco su incarico del cardinale ferrarese Ippolito II d’Este. Questi aveva espresso il desiderio di una residenza adeguata al suo status, e quindi, divenuto nel 1550 governatore della città laziale, commissionò a Pirro Ligorio l’ideazione di questo luogo unico.Il percorso espositivo che si snoda all’interno del ninfeo ripercorre i miti antichi più famosi grazie agli episodi raffigurati sulle pareti della grotta, tratti dalle Metamorfosi di Ovidio insieme a Tritoni, Nereidi e Cariatidi canefore. La Grotta di Diana è un ambiente in cui l’armonia tra arte e natura è perfetta: gli elementi architettonici e decorativi sono stati restaurati per far rivivere il luogo ai suoi colori e alla sua luce originari, tornando a essere un ambiente vissuto che racconta la storia di una residenza in cui arte e natura si fondono in armonia.La riapertura della Grotta di Diana a Villa d’Este rappresenta anche un ulteriore atto di tutela del patrimonio culturale italiano da parte dell’Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d’Este-Villae, grazie alla sinergia con la maison romana Fendi. Quest’opera è il più recente investimento sul futuro che parte dalla memoria del passato: un impegno volto a preservare la bellezza e la storia del nostro paese.La riapertura della Grotta di Diana è anche l’occasione per celebrare il centenario dell’Istituto Fendi, fondata a Roma nel 1925. La celebrazione di questo evento rappresenta un ulteriore impegno per preservare la bellezza e la storia del nostro paese, ricordando come l’arte è anche processo cognitivo che si nutre di queste ‘riemersioni’, riconfigurando presente e passato per le generazioni future.Lo spazio della Grotta di Diana, posto in un punto panoramico suggestivo di Villa d’Este, Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2001, è un ambiente a croce articolato con volta a crociera, grandi cariatidi canefore e ampia nicchia con scogliera e fontana. L’accesso principale è posizionato lungo la Passeggiata del Cardinale e conduce a uno spazio centrale, mentre il terzo braccio presenta due grandi bassorilievi ai lati e un’apertura che conduce a una loggia aperta verso Roma. Dalla loggia si gode un panorama unico, da cui si può ammirare la Città eterna.

- Pubblicità -

Potrebbe interessarti anche

- Pubblicità -
- Pubblicità -